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Gaza, continua crisi sanitaria nella Striscia, Oms: "Solo 14 ospedali su 36 parzialmente funzionanti", Msf: "Idf blocca servizi vitali"

Nel frattempo, anche l’UNICEF ha lanciato un appello per la fine immediata dei combattimenti, riferendo che solo sabato sarebbero stati uccisi 14 bambini. L’agenzia delle Nazioni Unite ha ricordato che, negli ultimi due anni, si stima siano stati uccisi o mutilati ben 64.000 bambini nella Striscia di Gaza

08 Ottobre 2025

Gaza, chiusi per oggi i centri di distribuzione degli aiuti della Ghf, l'Idf minaccia: "Alla larga, è zona di combattimento"

Fonte: X, @MiddleEastEye

La situazione sanitaria nella Striscia di Gaza resta drammatica. Secondo Hanan Balkhy, direttore regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il Mediterraneo orientale, solo 14 dei 36 ospedali presenti nella Striscia sono attualmente parzialmente operativi, e appena un terzo delle 176 strutture di assistenza primaria è ancora in funzione.

Durante una conferenza stampa, Balkhy ha parlato di una “grave carenza” che colpisce l’intero sistema sanitario: mancano elettricità, acqua pulita, farmaci, mentre le attrezzature sono spesso fuori uso e le infrastrutture gravemente danneggiate. “Alcune strutture sono state colpite, riabilitate e colpite ancora una volta” da Israele, ha denunciato.

L’emergenza colpisce in modo particolare donne e bambini. “Sette donne su dieci, incinte o in allattamento, soffrono di malnutrizione acuta, e un bambino su cinque nasce sottopeso o prematuro”, ha aggiunto Balkhy.

Gaza, continua crisi sanitaria nella Striscia, Oms: "Solo 14 ospedali su 36 parzialmente funzionanti", Msf: "Idf blocca servizi vitali"

Rik Peeperkorn, rappresentante dell’OMS per i territori palestinesi occupati, ha offerto un resoconto diretto dalla Striscia. “Attualmente a Gaza, ovunque io vada – e sono stato a Gaza City solo un paio di giorni fa – la gente vive tra ansia e speranza”, ha detto, riferendosi ai negoziati in corso in Egitto per un possibile cessate il fuoco.

Peeperkorn ha raccontato di essere stato all’ospedale al-Ahli per consegnare forniture essenziali. “Portavamo fluidi per via endovenosa, antibiotici, attrezzature da laboratorio, cibo per pazienti e personale… ma i bombardamenti erano ovunque nel posto in cui ci trovavamo”. La scena era straziante: “Abbiamo visto un flusso costante di pazienti traumatizzati, pazienti traumatizzati orribili, ragazze con gravi ustioni, ragazzi che ansimavano”.

Anche Medici Senza Frontiere testimonia la grave situazione della Striscia. Claire Magone, direttrice esecutiva di Msf Francia, ha appena concluso una visita di una settimana a Gaza. In un’intervista a Le Monde ha dichiarato: “A Gaza, la morte è ovunque. Non è solo una sensazione, è palpabile. La morte è in agguato, aleggia, colpisce ovunque, chiunque”.

Magone ha riferito di équipe mediche costrette a lavorare sotto il costante pericolo: “I carri armati israeliani si avvicinavano, i droni sorvolavano i quartieri e l’acqua veniva tagliata”. Ha accusato l’esercito israeliano di condurre “una strategia di asfissia, l'IDF blocca tutti i servizi vitali”, ricordando un episodio a metà settembre in cui un mezzo di MSF, chiaramente identificato, è stato colpito. Ha inoltre criticato la decisione della Francia di interrompere le evacuazioni mediche da Gaza dallo scorso agosto, invitando il Paese a “prendersi la sua parte, come gli altri”.

Nel frattempo, anche l’UNICEF ha lanciato un appello per la fine immediata dei combattimenti, riferendo che solo sabato sarebbero stati uccisi 14 bambini. L’agenzia delle Nazioni Unite ha ricordato che, negli ultimi due anni, si stima siano stati uccisi o mutilati ben 64.000 bambini nella Striscia di Gaza, inclusi almeno 1.000 neonati. “Non sappiamo quanti altri siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie”, si legge in una nota.

Ogni bambino ucciso è una perdita insostituibile. Per il bene di tutti i bambini di Gaza, questa guerra deve finire ora”, ha concluso l’UNICEF.

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