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Gaza, la denuncia di Music4Peace: "Israele blocca aiuti perché contenenti biscotti, miele e marmellata, considerati troppo nutrienti"

Music4Peace denuncia restrizioni israeliane sugli aiuti per Gaza: vietati biscotti, miele e marmellata. 300 tonnellate bloccate, Ong parla di crudeltà

27 Settembre 2025

Aiuti umanitari GHF

Aiuti umanitari GHF per Gaza, fonte: Telegram, @WarZone - News

Dopo aver raccolto circa 300 tonnellate di aiuti umanitari a Genova, la Ong Music4Peace ha denunciato: "Israele non li fa entrare, sono bloccati, perché contengono biscotti, miele e marmellata, alimenti considerati troppo nutrienti e calorici".

Gaza, la denuncia di Music4Peace: "Israele blocca aiuti perché contenenti biscotti, miele e marmellata, considerati troppo nutrienti"

Durante una conferenza stampa a Genova, l’organizzazione umanitaria Music4Peace ha denunciato le pesanti restrizioni imposte da Israele sugli aiuti destinati alla popolazione civile di Gaza. Secondo l’Ong, Tel Aviv vieta l’ingresso di alimenti fondamentali come biscotti, miele e marmellata, nonostante le linee guida internazionali – comprese quelle della Fao – li indichino come prioritari nei contesti di carestia.

Il presidente Stefano Rebora ha reso noto che in tre settimane sono state respinte oltre 300 tonnellate di aiuti, con costi aggiuntivi imposti ai donatori: “Ogni camion deve pagare un pedaggio di 2.200 dollari, e i pacchi vengono aperti, modificati e privati degli alimenti più utili”. Una modalità definita “disumana” e “in violazione del diritto umanitario”.

La denuncia ha trovato eco anche nella politica italiana. Margherita Mereto (Pd Liguria) ha parlato di “crudeltà scritta nero su bianco”, ricordando che nei documenti ufficiali israeliani è “sconsigliatodare eccessivo sostegno energetico a donne e bambini. Una posizione definita “aberrante” e già accettata dai governi europei, Italia compresa. Francesca Ghio (Avs) ha accusato il silenzio delle istituzioni italiane, definendolo “complicità”.

Dal fronte parlamentare, Stefano Patuanelli (M5S) ha denunciato che “vietare il cibo ai bambini è un crimine, non una strategia”, mentre la deputata Valentina Ghio (Pd) ha annunciato un’interrogazione urgente al Governo.

Intanto, al porto di Genova restano bloccati dieci container con i pacchi raccolti dall’Ong. Israele propone che vengano consegnati a un ente giordano dopo la rimozione degli alimenti energetici, con conseguente distruzione dei prodotti esclusi. Music4Peace ha rifiutato l’accordo, rivendicando il diritto a consegnare i pacchi integri alla popolazione palestinese, tramite partner locali come il Palestine National Economic Empowerment Institution.

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