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Assemblea Onu, Erdoğan mostra foto di palestinesi in attesa di cibo: "Punto più basso dell'umanità, servono misure concrete e deterrenti" - VIDEO

Poi, tenendo in mano la foto raffiguranti le gambe emaciate di un bambino: "Come si può stare in silenzio davanti a tutto questo? Non è lotta al terrorismo. Questa è occupazione, deportazione, esilio, genocidio, distruzione di massa"

23 Settembre 2025

"Possiamo avere una ragione per questa brutalità nel 2025?" s'interroga Erdoğan tenendo in mano una foto raffigurante civili palestinesi a Gaza in attesa di cibo con in mano dei contenitori. "E questa fotografia vergognosa si ripete ogni giorno da 23 mesi". Poi un'altra foto, ancora più drammatica: le gambe magrissime di un bambino ridotto a pelle e ossa mentre una mano adulta, sana, le sorregge da dietro.

Assemblea Onu, Erdoğan mostra foto di palestinesi in attesa di cibo: "Punto più basso dell'umanità, servono misure concrete e deterrenti" - VIDEO

Il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan è intervenuto oggi nel corso del quarto intervento all'Assemblea Generale Onu di New York mettendo davanti agli occhi di tutti i Paesi membri la drammatica e cruda realtà di Gaza. "Come si può stare in silenzio davanti a questo? Questo rappresenta il punto più basso dell'umanità. E il genocidio a Gaza viene trasmesso live su media e social media" ha detto Erdogan indignato. "Non c'è guerra a Gaza. Non possiamo parlare della presenza di due fazioni a Gaza. Da una parte c'è un esercito moderno con le armi più letali, dall'altra ci sono civili e bambini innocenti. Questa non è una lotta contro il terrorismo. Questa è occupazione, deportazione, esilio, genocidio e distruzione di massa". Erdogan parla chiaro, senza girarci intorno, rivendicando l'assoluta necessità di un cessate il fuoco. "Bisogna consentire l'ingresso senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza e Israele deve ritirare le sue forze da Gaza". Poi un pensiero ai Paesi che hanno avuto il "coraggio" di riconoscere la Palestina: è stata "una decisione storica molto importante" ha continuato il premier turco, auspicando che al riconoscimento seguano anche "misure decisive, concrete e deterrenti".

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