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Gaza, dopo la Striscia Israele vuole anche l'annessione della Cisgiordania, ministro Sa’ar: “Stiamo preparando il terreno”

Ormai non ci sono più dubbi ed è stato lo stesso ministro degli Affari Esteri israeliano Gideon Sa’ar, il quale ha informato il suo omologo statunitense Marco Rubio che in Israele si sta discutendo dell'applicazione della sovranità israeliana sui territori della Cisgiordania e che il governo sta preparando il terreno per tale iniziativa nei prossimi mesi

01 Settembre 2025

Gaza, dopo la Striscia Israele vuole anche l'annessione della Cisgiordania, ministro Sa’ar: “Stiamo preparando il terreno”

Gideon Sa'ar, fonte: imagoeconomica

Dopo la Striscia di Gaza Israele vuole anche l'annessione della Cisgiordania. Ormai non ci sono più dubbi ed è stato lo stesso ministro degli Affari Esteri israeliano Gideon Sa’ar, il quale ha informato il suo omologo statunitense Marco Rubio che in Israele si sta discutendo dell'applicazione della sovranità israeliana sui territori della Cisgiordania e che il governo sta preparando il terreno per tale iniziativa nei prossimi mesi. 

Gaza, dopo la Striscia Israele vuole anche l'annessione della Cisgiordania, ministro Sa’ar: “Stiamo preparando il terreno”

Non solo Gaza, che Israele si prepara ad annettere come dichiarato dal ministro israeliano delle Finanze Smotrich. Tel Aviv ha l'intenzione di portare avanti anche il piano per l'annessione della Cisgiordania. Un piano non nuovo per la verità: circa un mese fa la Knesset aveva approvato la mozione sull'annessione della Cisgiordania con 71 sì e 13 no. Il parlamento israeliano ha voluto dare un'accelerata sul piano del "Greater Israel" del 1982. Le mire dello Stato ebraico non si fermano ai territori di Gaza, ma anche a Cisgiordania, Libano, Siria meridionale con Damasco, parte dell'Iraq, parte dell'Egitto e una parte dell'Arabia Saudita.

Ed ecco che allora il ministro Sa'ar ha informato il suo omologo di partire con le operazioni di annessione. I due hanno discusso la questione durante il loro incontro a Washington la scorsa settimana. Non è l'unico dossier sul tavolo di Israele, che intanto è passato all'occupazione di Gaza City che prevede anche la deportazione di 1,1 milione di palestinesi a sud.

Recentemente, il ministro delle Finanze Smotrich - nel mirino della Cpi assieme all'altro ministro Ben-Gvir per crimini di guerra compiuti a partire dal 2014 nell’ambito dell’espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania - ha insistito sul piano dell'annessione di Gaza, presentando un piano corroborato da 3 punti.

Il primo è "disconnettere Hamas dalle armi, dai soldi, dal popolo, dalla terra". Il secondo è costruire una "zona umanitaria completamente sterile dove trattenere la popolazione, mentre nel resto della Striscia di Gaza tagliare l’acqua, l’elettricità, il carburante, il cibo". Ed il terzo "annettere almeno il primo chilometro oltre il confine di Gaza, e procedere con ulteriori annessioni ogni settimana finché Hamas non si arrende". 

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