14 Agosto 2025
Ariel Toaff, figlio dell'ex rabbino capo di Roma, professore emerito dell'università di Tel Aviv e una delle voci più importanti dell'ebraismo in Italia, si è espresso duramente e senza mezzi termini contro il genocidio portato avanti nella Striscia di Gaza dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Uno dei capitoli più infami della storia del sionismo moderno", scrive in un post su Facebook, mandando un messaggio al governo di Tel Aviv e schierandosi contro di esso.
"Israele sotto Netanyahu sta imboccando, come un ciuco ubriaco, la strada verso una debacle economica senza precedenti e l'isolamento internazionale. Se riusciremo ad uscirne, ci vorrà del tempo per rimetterci in sesto. Dell'immagine morale di Israele non parlo, perchè l'ha persa da tempo", così scrive Toaff, schierandosi inequivocabilmente contro quanto perpetrato dallo Stato ebraico a Gaza.
Toaff poi si rivolge anche a chi, stando in silenzio, accetta ciò che sta facendo il governo di Israele, diventandone complice: "Gaza non rischia di essere la tomba di Netanyahu e dei suoi folli seguaci, ma la nostra, E non abbiamo fatto niente per impedirlo. Di fatto siamo suoi complici, ignobilmente complici. La giusta e crudele punizione non tarderà a raggiungerci. È uno dei capitoli più infami della storia del sionismo moderno. I morti ammazzati di Gaza, donne e bambini, ci inseguiranno con le loro torce fiammeggianti fino al fuoco dell'inferno".
Lo studioso conclude poi sfidando la censura israeliana, che da tempo colpisce chi si esprime contro il piano sionista che sta portando avanti a Gaza: "E ora provate a bloccarmi e a cancellare il mio post ipocriti, pavidi e vigliacchi. Siete una vergogna nella storia del popolo di Israele".
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