10 Luglio 2025
Google (fonte foto Pixabay)
Un altro affronto al senso di umanità da parte del governo Netanyahu e dell'azienda plurimiliardaria Google, che si è resa "complice del genocidio" a Gaza destinando il 2000% di spazio pubblicitario in più a Israele su YouTube per la sua propaganda sionista. Spot pro-Tel Aviv, con informazioni false e fuorvianti, sono comparsi su oltre 7 milioni di schermi di Paesi europei, che incitano all'odio e mistificano le operazioni nella Striscia.
Mentre prosegue la devastante offensiva su Gaza, Israele combatte un’altra guerra altrettanto feroce: quella dell’opinione pubblica europea. Il governo israeliano ha speso decine di milioni di dollari in una massiccia campagna pubblicitaria su YouTube per giustificare i propri attacchi e dipingersi come "baluardo dell’umanità" contro la minaccia iraniana. Una campagna che non solo mistifica la realtà, ma viola apertamente le stesse regole pubblicitarie di Google.
Dal 13 giugno, data del raid israeliano contro Teheran, decine di milioni di utenti in Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Grecia sono stati bombardati da spot tradotti nelle rispettive lingue. I messaggi sono chiari: Israele sarebbe una vittima che "risponde con precisione" alle aggressioni iraniane e che sta realizzando "una delle più grandi missioni umanitarie al mondo" a Gaza.
Eppure Google, che vieta espressamente pubblicità che promuovano odio, violenza o contenuti bellici espliciti, ha permesso e amplificato questi spot, che raggiungono numeri gonfiati artificialmente grazie a budget pubblici israeliani. La piattaforma si è limitata a dichiarare di "applicare le proprie regole in modo imparziale", ignorando le violazioni evidenti.
Questa complicità non sorprende: l’ex CEO Eric Schmidt è da sempre un sostenitore di Israele, Google investe in Israele da quasi vent’anni, e la recente acquisizione miliardaria della startup Wiz, fondata da ex spie israeliane, alimenta dubbi sul conflitto di interessi. Una precedente inchiesta aveva già rivelato come decine di ex agenti dell’Unità 8200, i servizi segreti militari israeliani, ricoprano oggi ruoli chiave dentro Google. Il coinvolgimento dell'azienda californiana nel genocidio di Gaza è stato denunciato dal report di Francesca Albanese, per cui ora è stata condannata a sanzioni da parte degli Stati Uniti.
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