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Usa, Trump si autocelebra per l’anniversario dei 6 mesi di mandato: “Un anno fa eravamo morti, ora il Paese più rispettato al mondo”

Nel suo messaggio, Trump cita anche l’aumento del consenso all’interno del Partito Repubblicano e tra i sostenitori del movimento Maga, salito, secondo le sue parole, “al 90%, 92%, 93% e 95% in vari sondaggi”

20 Luglio 2025

Usa, Trump si autocelebra per l’anniversario dei 6 mesi di mandato: “Un anno fa eravamo morti, ora il Paese più rispettato al mondo”

Trump Fonte: Imagoeconomica

"Oggi è l'anniversario dei sei mesi del mio secondo mandato", scrive Donald Trump su Truth Social. Il tycoon si autocelebra tracciando un bilancio che definisce storico e positivo: “come uno dei periodi più significativi di qualsiasi presidente”. E lo fa con toni trionfalistici: “Un anno fa eravamo morti, ora siamo il Paese più rispettato al mondo”, ha dichiarato il presidente Usa.

Usa, Trump si autocelebra per l’anniversario dei 6 mesi di mandato: “Un anno fa eravamo morti, ora il Paese più rispettato al mondo”

Donald Trump sceglie il suo social Truth per marcare un traguardo che ritiene cruciale: i primi 6 mesi del suo secondo mandato. "Abbiamo fatto molte grandi cose, inclusa la fine di varie guerre in Paesi non legati a noi", afferma. Un’affermazione che suona come una rivendicazione del nuovo approccio isolazionista, in linea con lo slogan “America First”, tornato prepotentemente al centro della politica estera trumpiana.

Sei mesi non sono un lungo periodo per il rilancio di un Paese importante”, aggiunge, sottolineando però come in poco tempo, a suo dire, gli Stati Uniti siano passatida mortiail Paese più rispettato al mondo”. Una dichiarazione che riassume la narrazione trumpiana: una nazione in rovina prima del suo ritorno e oggi – con lui alla guida – tornata a primeggiare sullo scacchiere globale.

Nel suo messaggio, Trump cita anche l’aumento del consenso all’interno del Partito Repubblicano e tra i sostenitori del movimento Maga, salito – secondo le sue parole – “al 90%, 92%, 93% e 95% in vari sondaggi”, proprio dopo lo scandalo Epstein, che inizialmente aveva sollevato dubbi anche tra i suoi fedelissimi. Ma con la pubblicazione della lettera inviata a Epstein, Trump viene ora visto – da parte del movimento – come una “vittima” delle fake news.

Non manca, infine, un fronte di tensione anche internazionale. Secondo quanto riferito da Axios, l’amministrazione Trump sarebbe profondamente irritata dal comportamento del premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo gli attacchi in Siria. Un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato che “Bibi si è comportato come un pazzo. Bombarda tutto in continuazione”, sottolineando come tali azioni possano “indebolire quello che Trump sta cercando di fare”. Un altro funzionario lo ha definito “un bambino che non si comporta bene”.

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