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"Lettera a Epstein", Trump fa causa a Murdoch, Wall Street Journal e News Corp per diffamazione, chiesti 10 mld $: "Basta fake news"

Nell'azione legale contenuta in 18 pagine gli avvocati di Trump hanno accusato il Wall Street Journal di aver commesso "evidenti" errori in termini di "etica giornalistica e di standard di accuratezza"

18 Luglio 2025

"Lettera a Epstein", Trump fa causa a Murdoch, Wall Street Journal e News Corp per diffamazione, chiesti 10 mld $: "Basta fake news"

Donald Trump e Jeffrey Epstein, fonte: Facebook, @Sherif El Sebaie

Il presidente americano Donald Trump fa causa in Florida a Murdoch, Wall Street Journal e News Corp in merito alla presunta lettera a Jeffrey Epstein, pubblicata dal quotidiano economico statunitense. Le accuse mosse dal tycoon sono quelle di diffamazione e calunnia. Trump punta a ottenere 10 miliardi di dollari e su Truth ha spiegato che la causa è stata presentata "non solo per conto del vostro presidente preferito, io, ma anche per tutti gli americani che non tollereranno più gli abusi delle fake news". L'inquilino della Casa Bianca ha anche ricordato che le sue azioni legali hanno già portato a rispondere alla giustizia per le loro azioni altri media come "Abc, Cbs e 60 Minutes". E poi "i falsi premi Pulitzer e molti altri che trafficano e diffondono disgustose menzogne".

"Lettera a Epstein", Trump fa causa a Murdoch, Wall Street Journal e News Corp per diffamazione

Trump fa causa a Murdoch, Wall Street Journal e News Corp in merito alla presunta lettera che avrebbe mandato a Epstein nel 2003 in occasione del suo 50esimo compleanno, e pubblicata dal quotidiano statunitense. Questo il seguito della vicenda che ha visto coinvolto negli ultimi giorni il tycoon.

Il presidente ha chiesto almeno 10 miliardi di dollari di danni, oltre alla copertura delle spese legali. Nell'azione legale contenuta in 18 pagine gli avvocati di Trump hanno accusato il Wall Street Journal di aver commesso "evidenti" errori in termini di "etica giornalistica e di standard di accuratezza". E spiegano che "la ragione di questi errori sta nel fatto che non esiste alcuna lettera".

La pubblicazione della lettera ha provocato "danni finanziari e di reputazione enormi al presidente, nell'ordine delle migliaia di miliardi di dollari". Il Dow Jones, società a cui fa capo il Wall Street Journal, ha fatto sapere di essere "sicura delle nostre informazioni, ci difenderemo con forza".

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