10 Luglio 2025
Gaza, fonte: MSF
Il 75% dei decessi dei palestinesi sono causati da ferite da esplosione e quasi la metà di queste vittime (il 48%) dovute al genocidio in corso, secondo l’ultimo report di Medici Senza Frontiere, sono bambini. L’indagine, condotta su oltre 2.500 persone tra staff MSF e familiari, rivela un tasso di mortalità in drammatico aumento. Tra i più colpiti: i minori di dieci anni.
Tra i dati più allarmanti dell’indagine retrospettiva – condotta su 2.523 persone tra operatori di MSF e familiari – spicca un dato: il 48% delle vittime sono bambini, e il 40% ha meno di dieci anni. Secondo quanto emerso, il tasso di mortalità generale nella popolazione analizzata è quintuplicato rispetto ai dati pre-bellici del ministero della Salute palestinese. Ancora più drammatico è il dato sui bambini sotto i cinque anni, per i quali la mortalità è dieci volte superiore. Per i neonati sotto il mese di vita, sei volte.
L’indice complessivo di mortalità è pari a 0,41 decessi ogni 10.000 persone al giorno, ma per i piccoli sotto i 5 anni il valore cresce fino a 0,70. Il 2% dei soggetti inizialmente vivi nell’arco temporale considerato è deceduto, mentre il 7% ha riportato ferite. “Questo disprezzo per la vita dei bambini indica chiaramente che questa guerra condotta da Israele a Gaza è contro tutti i palestinesi. I bambini di Gaza vengono decimati – commenta Amande Bazerolle, vicedirettore del dipartimento di emergenza di MSF –. Gli alleati di Israele devono mettere tutti i loro sforzi per porre fine al genocidio in corso davanti ai nostri occhi”.
Il 75% dei decessi è riconducibile a esplosioni, e tra le vittime quasi la metà sono minori. Anche lo staff MSF, nonostante una presunta migliore accessibilità alle cure, ha subito un incremento di decessi non direttamente legati alla violenza bellica: due terzi delle persone con patologie croniche hanno avuto un’interruzione delle cure. Le condizioni sanitarie a Gaza sono ormai al collasso.
Secondo quanto documentato, solo il 2% delle abitazioni è rimasto intatto, il 59% è stato raso al suolo, il 39% risulta parzialmente danneggiato, e il 41% della popolazione vive in tende. Oltre 10.000 persone attendono cure mediche e chirurgiche urgenti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La credibilità del report è sostenuta da una verifica puntuale: il confronto nome per nome con i registri ufficiali di Gaza mostra una corrispondenza quasi del 90% con i decessi registrati dal ministero della Salute. Da qui, l’appello diretto e inequivocabile di MSF: “Porre fine alla campagna genocida contro i palestinesi a Gaza, revocare immediatamente l’assedio che impedisce l’accesso a cibo, carburante, forniture mediche e umanitarie, e facilitare con urgenza le evacuazioni mediche, soprattutto per i bambini in pericolo di vita”.
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