21 Maggio 2025
Il governo britannico ha deciso di sospendere i negoziati per un accordo di libero scambio con Israele, in risposta alle violazioni dei diritti umani in corso nella Striscia di Gaza. A dare l'annuncio in Parlamento è stato il ministro degli Esteri David Lammy, che ha definito "ciò che sta accadendo a Gaza" come "moralmente sbagliato" e il blocco degli aiuti umanitari imposto da Israele "indifendibile".
Parallelamente, il governo di Londra ha convocato l’ambasciatrice israeliana Tzipi Hotovely al Foreign Office per una formale e severa protesta diplomatica. Contestualmente sono state imposte nuove sanzioni contro coloni israeliani attivi in Cisgiordania.
Inizialmente, il premier Keir Starmer aveva espresso pieno sostegno a Israele. Tuttavia, i continui bombardamenti delle Idf sui civili palestinesi nella Striscia di Gaza hanno spinto Londra a un netto cambio di rotta. Oggi, Starmer si dichiara "inorridito dall’escalation da parte di Israele", mentre Lammy parla apertamente di una "nuova, oscura fase" del conflitto.
Queste dichiarazioni segnano un momento importante per il partito laburista, in cui crescono le richieste interne di riconoscere lo Stato della Palestina e di adottare sanzioni contro esponenti del governo israeliano. Il portavoce del premier non ha escluso esplicitamente questa possibilità, lasciando intendere una potenziale apertura futura.
Lunedì sera, un comunicato congiunto firmato da Regno Unito, Francia e Canada ha espresso "la più forte opposizione" all’espansione dell’intervento militare israeliano nella Striscia. Oltre alla sospensione dei negoziati commerciali, sono state annunciate sanzioni contro tre individui — tra cui la nota leader dei coloni Daniella Weiss — due insediamenti illegali e due organizzazioni accusate di "promuovere la violenza contro le comunità palestinesi in Cisgiordania". Le sanzioni includono il congelamento dei beni e il divieto di viaggio.
Il Foreign Office ha chiarito che "non è possibile continuare le discussioni con un governo Netanyahu che sta perseguendo politiche vergognose in Cisgiordania e a Gaza".
Infine, il sottosegretario al Medio Oriente Hamish Falconer ha ribadito alla diplomatica israeliana la posizione del Regno Unito sul blocco umanitario: "Crudele e indifendibile", ha detto, ricordando che Israele "deve rispettare i suoi obblighi sulla base delle leggi umanitarie internazionali".
La mossa di Londra si inserisce così in un quadro internazionale sempre più critico nei confronti della condotta del governo Netanyahu e rappresenta un segnale forte verso una maggiore assunzione di responsabilità da parte di Israele.
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