18 Marzo 2025
Bandiera Germania, Fonte: Imagoeconomica
Via libera del Bundestag alla riforma costituzionale che modifica le regole sul sul debito pubblico consentendo la creazione di un fondo di 500 miliardi di euro per investimenti in difesa e infrastrutture.
Oggi in Germania si è tenuto un voto storico. Il Parlamento tedesco ha approvato una riforma costituzionale che modifica le rigide regole sul debito pubblico. Con 513 voti favorevoli e 207 contrari e superando la soglia necessaria due due terzi per le modifiche costituzionali, la riforma è passata.
A sostenere la riforma i partiti dell'Union (CDU/CSU) e i socialdemocratici dell'SPD, membri della prossima coalizione di governo. Fondamentale nel superare la soglia richiesta è stato il voto dei Verdi (489 voti sui 733 totali). Il prossimo passo per l'entrata in vigore definitiva della riforma è l'approvazione da parte del Bundesrat, la camera alta del Parlamento tedesco che rappresenta gli Stati federati, dove si attende un voto positivo venerdì 21 marzo.
L'elemento fondamentale di questo provvedimento, è stata l'esclusione del capitolo delle spese per la difesa che superano l'1% del PIL dal vincolo costituzionale che limita l'indebitamento strutturale allo 0,35% del PIL - il cosiddetto "freno al debito". In questo modo la Germania potrà aumentare significativamente le spese per la difesa. Inoltre, è stato istituito un fondo speciale da 500 miliardi di euro distribuiti su 12 anni, destinato agli investimenti nelle infrastrutture per sostenere la crescita economica e la competitività della Germania.
La riforma rappresenta una svolta significativa del paese nella politica fiscale che a partire da oggi si allontana definitivamente dal tradizionale rigore di bilancio. Questa importante modifica potrebbe avere ripercussioni anche a livello europeo ed influenzare le future politiche economiche e di difesa degli stati membri.
Non sono mancate le critiche. Christian Dürr, capogruppo dei liberali dell’FDP, ha accusato il futuro cancelliere Merz di aver creato una "coalizione del debito" e di aver infranto le promesse fatte in campagna elettorale. La leader di AfD, Alice Weidel, ha usato parole più dure e ha parlato della peggiore "frode elettorale" della storia repubblicana realizzata in complicità con i "perdenti" delle urne (socialdemocratici e verdi).
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