18 Marzo 2025
Ursula von der Leyen (fonte foto Lapresse)
Intervenendo alla Royal Danish Military Academy, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che "entro il 2030 l'Europa deve essersi riarmata", spingendola verso la guerra contro la Russia. Ha affermato nuovamente che "Putin è una minaccia per l'Ue e per l'Ucraina", ma poco dopo lui ha trovato un primo accordo con il presidente Usa, Donald Trump, per la tregua con Kiev.
Nelle stesse ore in cui il presidente Usa Donald Trump e lo zar russo Vladimir Putin si accordavano per una tregua di 30 giorni, che inizialmente avrà per oggetto lo stop reciproco di Kiev e Mosca ai raid sulle infrastrutture energetiche, Ursula von der Leyen ha insistito sulla possibilità di una guerra contro dell'Europa contro la Russia, facendo ancora una volta leva sulla "pericolosità di Putin".
Quindi mentre Russia e Stati Uniti hanno trovato un primo punto d’incontro per arrivare a un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev, l’Unione europea deve prepararsi alla guerra, secondo la Presidente della Commissione Ue. Alla Royal Danish Military Academy, la von der Leyen ha tenuto un nuovo discorso dal tono bellicista: “Se l’Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra“.
“Potremmo desiderare che queste cose non fossero vere. O che non dovessimo dirle in modo così schietto - ha affermato la Presidente della Commissione Ue -. Ma ora è il momento di parlare onestamente, in modo che ogni europeo capisca cosa è in gioco. Perché il disagio di sentire queste parole impallidisce di fronte al dolore della guerra. Basta chiedere ai soldati e al popolo ucraino. Il punto è che dobbiamo vedere il mondo così com’è e dobbiamo agire immediatamente per affrontarlo. Perché nella seconda metà di questo decennio e oltre si formerà un nuovo ordine internazionale. Quindi l’Europa si trova di fronte a una scelta fondamentale per il suo futuro. Continueremo a reagire a ogni sfida in modo incrementale e cauto? O siamo pronti a cogliere questa opportunità per costruire un’Europa più sicura? Un’Europa prospera, libera, pronta, disposta e capace di difendersi”, ha dichiarato introducendo così il tema del riarmo. “Entro il 2030, l’Europa deve avere una forte posizione sulla difesa. ‘Prontezza 2030‘ significa aver riarmato e sviluppato le capacità per avere una deterrenza credibile. La portata, i costi e la complessità dei progetti vanno ben oltre le capacità di ogni singolo Paese. Ecco perché dobbiamo sviluppare progetti su larga scala e intensificare gli appalti congiunti”.
Questo perché la Russia di Vladimir Putin, sostiene von der Leyen, si sarebbe ormai indirizzata verso un’economia di guerra che la renderà presto una "minaccia non solo per l’Ucraina, ma anche per l’intera Europa": “Ora la Russia è su un percorso irreversibile verso la creazione di un’economia di guerra – ha aggiunto –. Ha ampliato enormemente la sua capacità di produzione militare-industriale. Il 40% del bilancio federale è destinato alla difesa. Il 9% del suo Pil. Questo investimento alimenta la sua guerra di aggressione in Ucraina, preparandola al contempo al futuro confronto con le democrazie europee. E proprio mentre queste minacce aumentano, vediamo il nostro partner più antico, gli Stati Uniti, spostare la propria attenzione verso l’Indo-Pacifico. L’era dei dividendi della pace è ormai lontana. L’architettura della sicurezza su cui facevamo affidamento non può più essere data per scontata. L’era delle sfere di influenza e della competizione per il potere è tornata”.
In molti però ritengono che sia impossibile competere contro la Russia, perché anche in caso di riarmo massiccio, come quello proposto dalla von der Leyen stessa da 800 miliardi, comunque il gap tra Europa e Russia rimarrebbe incolmabile. Mosca infatti possiede 7mila testate nucleari. In Europa le ha solo la Francia e in un numero di poco superiore alle 200 unità. Pur iniziando a produrre sempre più armi o a comprarle (e la maggior parte di queste sarà acquistata dagli Usa), difficilmente si potrebbe raggiungere il livello di Putin.
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