10 Gennaio 2025
In molti si stanno chiedendo come sia nato l'incendio che sta colpendo Los Angeles. Dalla causa dolosa al guasto alla rete elettrica, dalle piogge torrenziali al "fire weather". Sono diverse le ipotesi che girano sulla natura di questo incendio che sta distruggendo tutto quello che può. Il bilancio provvisorio è di 10 morti, i danni procurati sono di 150 miliardi di dollari. Le case e le ville distrutte nemmeno si contano. I quartieri più colpiti sono Pacific Palisades, Altadena e Sylmar e l'area esterna della città di Pasadena. Andiamo a vedere nello specifico quali potrebbero essere le cause che hanno scatenato l'incendio.
Si parte dalla causa dolosa, anche se solo questa non potrebbe spiegare tutta la devastazione a cui stiamo assistendo in questi giorni. L'incendio va unito al propagarsi dei venti di Santa Ana, fenomeni atmosferici tipici della California, simili al Föhn italiano, che soffiano dalle montagne verso le pianure con velocità fino a 160 Km/h, rendendo la vegetazione secca ancora più infiammabile. Qualcuno ritiene possa trattarsi di incendi dolosi come avvenuto alle Hawaii, quando il fuoco distrusse parte delle coste. All'epoca c'era chi riteneva che la causa fosse questa perché quelle zone potevano essere riqualificate per la costruzione di alberghi e hotel.
C'è poi un'altra ipotesi, legata ad un guasto alla rete elettrica. Whisker Lab, una società che raccoglie dati da sensori in grado di monitorare problemi sulla griglia delle forniture energetiche, avrebbe rilevato segni di stress sulle linee elettriche vicino ai luoghi da cui sono partiti i roghi prima che divampassero le fiamme.
E poi le piogge torrenziali dell'inverno precedente, che avrebbero potuto giocare un ruolo chiave. Tutta la vegetazione cresciuta sotto le precipitazioni, trasformandosi in combustibile per l'incendio che sta devastando la contea. Il fogliame e tutta la vegetazione cresciuta a dismisura, dopo le ultime due stagioni invernali eccezionalmente piovose avrebbe portato una secca, diventata altamente infiammabile.
Ed infine il "fire weather", un'ipotesi decisamente più affine a coloro i quali credono al cambiamento climatico. Il cosiddetto "meteo ideale per il fuoco", che unisce vento forte, siccità prolungata e temperature sopra la media.
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