Venerdì, 26 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Siria, bruciate un milione di pillole di Captagon, la droga della Jihad, Assad accusato di aver creato un narco-stato

Le autorità siriane hanno distrutto oltre un milione di pillole di captagon in un gesto simbolico contro il narcotraffico

26 Dicembre 2024

Captagon - Immagine: X

Siria, bruciate un milione di pillole di Captagon, la droga della Jihad, Assad accusato di aver creato un narco-stato

Il 25 dicembre 2024, le nuove autorità siriane hanno incenerito una grande quantità di stupefacenti, tra cui oltre un milione di pillole di captagon, un’amfetamina prodotta industrialmente sotto il regime di Bachar al-Assad. La distruzione è avvenuta nel cortile degli ex servizi di sicurezza a Damasco, un'azione simbolica per porre fine al traffico di droga che prosperava sotto il precedente governo.

Il captagon, derivato da un farmaco per trattare la narcolessia, veniva largamente prodotto in Siria e utilizzato per rifornire i mercati del Medio Oriente, invadendo paesi come l'Iraq e l'Arabia Saudita. Questo fenomeno ha trasformato la Siria in uno narco-stato, dove l'industria di questa droga ha generato miliardi di dollari, finanziando non solo il regime, ma anche gruppi armati.

Produzione su scala industriale

La distruzione delle scorte è stata effettuata nell'ex settore sicuro di Damasco, nel quartiere di Kafar Soussé. Il personale delle nuove forze di sicurezza siriane ha rinvenuto grandi quantità di droghe, tra cui pillole di captagon, cannabis e tramadolo, in magazzini segreti. Un membro delle forze di sicurezza siriane, ha dichiarato all'AFP che queste distruzioni mirano a proteggere la società siriana e a tagliare le rotte del contrabbando utilizzate dalle aziende legate al clan Assad.

I ribelli siriani, sostenuti da gruppi armati islamisti, hanno recentemente rovesciato il potere di Bachar al-Assad, dopo un'offensiva fulminea. Quest'azione ha messo fine a oltre 50 anni di dominio della famiglia Assad. Nonostante gli sforzi delle nuove autorità per estirpare il narcotraffico, le indagini hanno rivelato che questa industria illecita potrebbe superare i dieci miliardi di dollari.

La distruzione simbolica delle droghe non è stata l'unica iniziativa intrapresa dalle nuove autorità siriane per combattere il narcotraffico. Infatti, le forze di sicurezza hanno recentemente scoperto numerosi magazzini e siti di produzione di droga, che sono stati anch'essi distrutti. Questa azione fa parte di un più ampio piano volto a smantellare le reti di traffico e a ripristinare l'ordine nel paese, che da anni è devastato dalla guerra civile. Sebbene il processo di transizione sia lungo e difficile, le autorità del nascente governo hanno promesso di adottare misure severe per interrompere i flussi di droga, che avevano infiltrato ogni aspetto della società e della politica sotto il regime precedente.

Vendite ai paesi vicini

Il captagon, infatti, ha avuto un impatto devastante sulle persone in Siria e nei paesi vicini, come Irak e Arabia Saudita. Molti combattenti, anche appartenenti a gruppi jihadisti, hanno fatto uso della droga per sopprimere la paura e la fatica, mentre il suo consumo diffuso ha contribuito a devastare ulteriormente la vita quotidiana dei siriani. La produzione e il traffico di captagon sono stati legati non solo alla famiglia Assad, ma anche ad altri gruppi legati al potere che avevano trasformato il narcotraffico in una fonte di finanziamento.

 

 

 

 

 

 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x