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Morte Haniyeh, Instagram bloccato in Turchia dopo accuse del capo comunicazione di Erdogan di "censura dei messaggi di cordoglio per il leader di hamas"

Secondo le autorità turche il social impedirebbe le pubblicazioni inerenti al lutto del leader politico di Hamas

04 Agosto 2024

Blocco Instagram

“Instagram.com è stato bloccato con una decisione in data 02/08/2024”, è così che il direttore delle comunicazioni della presidenza turca, Fahrettin Altun ha annunciato il blocco all’accesso della piattaforma. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Al Jezeera, le motivazioni di questa scelta sarebbero legate alla decisione di Instagram di aver bloccato i post di condoglianze per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh: “Questa è censura, pura e semplice“, aveva scritto Altun su X, “Continueremo a difendere la libertà di espressione contro queste piattaforme, che hanno ripetutamente dimostrato di essere al servizio del sistema globale di sfruttamento e ingiustizia”, ha aggiunto. “Saremo al fianco dei nostri fratelli palestinesi in ogni occasione e su ogni piattaforma”, ha concluso.

 

I legami tra la Turchia e Hamas

D’altronde si sapeva già. La Turchia, sin dall’inizio del conflitto Israele-Hamas, non ha mai considerato quest’ultima un’organizzazione terroristica, nemmeno dopo gli episodi del 7 ottobre. Tant’è che i miliziani  erano stati definiti da Recep Tayyip Erdogan come “combattenti per la liberazione”.  Inoltre la Turchia è stato uno dei pochi paesi ad aver fermamente condannato l’assassinio di Haniyeh.                                                                                                                              Oggi il Paese anatolico gli dedicherà un giorno di lutto nazionale, con tanto di bandiere a mezz’asta.

 

I Precedenti

Non è la prima volta che in Turchia i siti web e i social media vengono censurati. All'inizio dell'anno scorso lo aveva fatto con X in seguito al proliferare delle proteste sui ritardi nei soccorsi ai terremotati. In precedenza, centinaia di migliaia di account sono stati bloccati dal 2022. Secondo la Freedom of Expression Association, un’organizzazione non-profit che raggruppa avvocati e attivisti per i diritti umani, la piattaforma di condivisione video YouTube è stata bloccata dal 2007 al 2010.    Secondo un rapporto di "Free Web Turkey" sulla censura di Internet pubblicato il mese scorso, nel 2023 in Turchia sono stati bloccati almeno 219mila siti web mentre nel 2022 erano 40mila.

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