10 Luglio 2024
fonte: X @Mark Matlock
Elezioni UK, arriva la bizzarra ipotesi secondo la quale alcuni candidati del partito di estrema destra Reform UK non esisterebbero davvero, ma sarebbero stati inventati dall'intelligenza artificiale. A motivare il sospetto è il fatto che i candidati non si sono mai visti di persona, non hanno fatto campagna elettorale e non sono presenti sui social. Niegel Farage, a capo del partito, respinge l’ipotesi in modo categorico.
Alle elezioni britanniche di giovedì scorso Reform UK è riuscito a raccogliere più di 4 milioni di voti e fatto eleggere 5 deputati, tra cui Farage stesso, che è riuscito a farsi eleggere al suo ottavo tentativo. Ma dopo le elezioni è emerso il dubbio che non tutti i candidati del partito esistessero davvero. L’ipotesi, avanzata dal Guardian, prende le mosse dallo strano comportamento di un candidato reale, Mark Matlock. Non si è presentato al seggio e ha usato l’intelligenza artificiale per modificare il suo volto sul manifesto elettorale. Se sull’esistenza di Matlock non ci sono dubbi, si è però destato il sospetto sugli altri candidati ed è partita una “caccia al tesoro”, dilagata anche sui social, per capire se alcuni di loro non siano reali.
Reform UK è un partito giovane e senza soldi e questo potrebbe spiegare la necessità di ricorrere a questo assurdo escamotage per avere la copertura necessaria a partecipare al voto di tutte le 650 circoscrizioni. Inoltre, Farage è già noto per aver già diffuso in passato notizie false e fuorvianti. Confermerebbe i sospetti il fatto che molti esponenti di Reform Uk, che alla fine non sono stati eletti, sono quasi introvabili. Sia di persona, sia online. Le informazioni che si hanno di loro sono solo nome, cognome, collegio. Tanti di loro non hanno partecipato né alla campagna elettorale né allo scrutinio finale, a cui per prassi nel Regno Unito presenziano tutti i candidati e le candidate e in cui è prevista una specie di premiazione alla fine dello spoglio.
Matlock già aveva utilizzato l’AI per modificare del materiale elettorale e non si era presentato al seggio durante lo scrutinio, giustificandosi con una polmonite. La sua assenza ha però fatto emergere un altro particolare: molti candidati, come lui, vivono molto lontano dal collegio loro assegnato. Questo porterebbe a pensare che alcuni partiti facciano fatica a reperire abbastanza persone da candidare.
Niegel Farage ha smentito tutto. “Tutti i nostri candidati sono categoricamente veri”, ha detto respingendo le accuse. Tuttavia, alcune fonti di Reform UK avrebbero confessato che a causa della campagna elettorale molto breve, di poco più di un mese, alcuni dei candidati erano effettivamente 'paper candidates', ossia attivisti o iscritti che non hanno le risorse né l’intenzione di fare davvero auto-promozione per le votazioni e andare al parlamento. Così, si motiverebbe la mancata campagna elettorale di alcuni candidati. La pratica è inoltre abbastanza comune tra i partiti più piccoli. E già Reform UK aveva dimostrato difficoltà nel reperire candidati. Eclatante il caso di un suo candidato “inattivo” al seggio di York: in realtà la persona era morta. Si deve ora capire se le nuove intelligenze artificiali possano davvero avere permesso di inventare nuovi candidati.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia