30 Maggio 2024
Jens Stoltenberg (fonte: Nato.int)
Sta prendendo sempre più quota l'ipotesi che riguarda l'utilizzo delle armi occidentali contro la Russia. Durante il meeting della Nato a Praga le parti hanno fatto passi in avanti per "la rimozione dei vincoli all'uso delle armi da parte di Kiev". Mosse che starebbero irritando e non poco Vladimir Putin, pronto, secondo Washington, a spaventare l'Occidente per riportare tutto all'ordine.
"Stiamo facendo passi avanti sulla rimozione delle restrizioni sull'uso delle armi da parte di Kiev". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavskì, ospite della ministeriale Nato a Praga. "Uso l'opportunità per chiedere a tutti gli alleati di avere una strategica unica sulla deterrenza della Russia e stiamo avendo una seria discussione su come garantire sostegno di lungo termine per l'Ucraina", ha aggiunto. "Capisco i timori da parte di alcuni Paesi, certe armi hanno una lunga gittata, ma dobbiamo usare la logica: è meglio abbattere un aereo piuttosto che i missili che porta".
"L'Ucraina può ancora prevalere nella sua guerra contro la Russia, ma solo con il continuo e solido sostegno degli alleati della Nato”. Sono le parole del segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, parlando a Praga prima della riunione dei ministri degli Esteri. In queste settimane, Stoltenberg si è reso protagonista di diversi discorsi incentrati sull'utilizzo di armi europee a Kiev.
"I paesi della Nato stanno provocando Kiev a continuare la guerra insensata con la Russia, intendono continuare la guerra con la Russia in senso letterale e figurato". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Tutto ciò ovviamente, avrà inevitabilmente le sue conseguenze", ha aggiunto. Gli interessi dei paesi che "hanno scelto la strada del sostegno all'escalation in Ucraina, in particolare dei paesi della Nato, subiranno gravi danni. Tutto ciò, ovviamente, avrà inevitabilmente le sue conseguenze e alla fine causerà gravi danni agli interessi di quei paesi che hanno intrapreso la strada dell'escalation della tensione". Ha anche commentato l'opposizione dell'Ungheria a nuove sanzioni contro la Russia e nuovi aiuti all'Ucraina: “Viktor Orban è molto attento agli interessi dell'Ungheria e non tutti nell'Ue apprezzano tale indipendenza, quindi è soggetto a pressioni senza precedenti. Ogni volta che vengono prese delle decisioni vincolanti nei confronti degli Stati membri dell’Ue, Budapest ovviamente analizza prima di tutto queste decisioni per i propri interessi”.
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