03 Aprile 2024
Fonte foto: @medusach13 Twitter
Dopo il ritrovamento del cranio e dei resti del corpo del piccolo Emile Soleil, il bimbo francese di cui si erano perse le tracce dallo scorso luglio, nelle ultime ore sono stati recuperati anche una maglietta, scarpe e pantaloncini che il bambino indossava il giorno della scomparsa. Stando alle prime ricostruzioni, si trovavano sparsi in una piccola area a circa 150 metri da dove sono stati ritrovati i suoi resti, un teschio e alcuni denti, che analisi del Dna hanno confermato appartenere proprio a Emile e recuperati nei giorni scorsi da un escursionista su un sentiero sulle Alpi francesi
A dare conferma del ritrovamento anche degli abiti del piccolo Emile Soleil è stato il pubblico ministero locale Jean-Luc Blanchon, che ha affermato che la morte di Emile resta ancora avvolta dal mistero. Non si sa se sia rimasto vittima di un incidente o se sia stato ucciso. Ad oggi l'ipotesi più concreta è che il piccolo sia stato travolto da una mietitrebbia, ma questo può chiaramente essere smentito nelle prossime ore. "Queste ossa da sole non ci permettono di dire quale sia stata la causa della morte di Emile", ha detto il pm ai giornalisti. "Tra una caduta o un omicidio, nessuna teoria può essere considerata più probabile di un'altra", ha precisato.
Emile aveva due anni e mezzo e si trovava da poche ore nel sud-est della Francia, quando è scomparso lo scorso luglio. Era in vacanza a casa dei nonni nell'Haut-Vernet, un villaggio di 25 abitanti a 1.200 metri di altitudine, sulle pendici del massiccio dei Trois-Evêchés. È stato avvistato per l'ultima volta dai vicini mentre camminava nell'unica strada del villaggio con una maglietta gialla e pantaloncini bianchi alle 17:15 di sabato 8 luglio. Nonostante lunghe e capillari ricerche in tutta la zona, del ragazzo non è stata trovata alcuna traccia fino a sabato scorso.
Se da un lato le ossa del piccolo sono state ritrovate, le cause della morte restano ancora ignote. Tra le varie ipotesi, gli inquirenti seguono quella secondo cui Emile si sarebbe ritrovato nell'erba alta "mentre stava passando un mietitrebbia", che la taglia e la raccoglie in grossi covoni. Il piccolo potrebbe essere stato "aspirato da uno di questi grossi mezzi agricoli", che erano in piena attività proprio nei giorni della sua scomparsa. Ipotesi ancora tutta da confermare. Intanto, il sindaco di zona, François Balique, ha annunciato ieri il divieto di accesso alla parte superiore del villaggio per tutelare la popolazione locale e facilitare le indagini. Un centinaio di gendarmi sono attesi oggi sul posto per cercare altri resti del piccolo che consentano di determinare le circostanze della morte. Intanto, sul web l'amministratore del gruppo 'Prions pour Emile' (Preghiamo per Emile) ha lanciato una colletta per aiutare i genitori "a pagare i funerali e a far dire delle messe''.
Qualcosa non torna, secondo gli investigatori, dal momento che le ossa sono state trovate vicino alla casa dei nonni, zona già battuta per mesi dalla gendarmerie e dai cani alla ricerca del corpo del piccolo Emile. L'ipotesi è che le ossa possano essere state depositate nel luogo del ritrovamento successivamente alle ricerche. La casa dei nonni è stata al centro delle indagini iniziali perché si tratta dell'ultimo luogo in cui è stato visto Emile: quel maledetto pomeriggio di sabato 8 luglio 2023, infatti, la casa dei nonni infatti era affollata, anche di parenti e il nonno di Emile avrebbe scelto di far studiare a casa tutti i suoi nipoti.
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