26 Gennaio 2024
Fonte: Facebook
Da qualche ora è ormai esploso il caso Unrwa: secondo le autorità israeliane, infatti, 12 dipendenti dell'organizzazione gestita dall'ONU sarebbero coinvolti negli attacchi contro Israele del 7 ottobre. Ad affermarlo è stato direttamente Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente), avvertito negli scorsi giorni proprio dalle autorità israeliane.
"Per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale e di avviare un'indagine per stabilire senza indugio la verità", ha aggiunto Lazzarini. Gli echi dell’indiscrezione hanno presto raggiunto Europa e Usa generando due reazioni distinte.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è stato informato dell'accaduto e il portavoce di Guterres, Stéphane Dujarric, ha fatto sapere che il segretario generale sarebbe "inorridito" da questa notizia e ha chiesto a Lazzarini di "indagare rapidamente sulla questione e di garantire che qualsiasi dipendente dell'Unrwa che abbia partecipato o favorito ciò che è accaduto il 7 ottobre, o in qualsiasi altra attività criminale, venga immediatamente licenziato e rinviato per un potenziale procedimento penale".
Gli Usa hanno invece deciso di sospendere i finanziamenti all’agenzia. Gli Stati Uniti sono inoltre "estremamente preoccupati" dalle accuse secondo cui dodici dipendenti dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i palestinesi, potrebbero essere stati coinvolti nell'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Il dipartimento di Stato, ha riferito il portavoce Matthew Miller, ha quindi "temporaneamente sospeso i finanziamenti aggiuntivi all’Unrwa mentre esaminiamo queste accuse e le misure che le Nazioni Unite stanno adottando per affrontarle".
Infine, Washington ha accolto con favore la decisione di condurre tale indagine e l’impegno del segretario generale Guterres ad intraprendere azioni decisive per rispondere, qualora le accuse si rivelassero fondate. "Gli Stati Uniti - ha concluso Miller - hanno contattato il governo israeliano per chiedere maggiori informazioni su queste accuse e abbiamo informato i membri del Congresso. Rimarremo in stretto contatto con le Nazioni Unite e il governo di Israele riguardo a questa questione".
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