06 Dicembre 2023
Fonte: Instagram @gretathunberg
Greta Thunberg si è schierata ancora una volta contro Israele, accusandoli di essere colpevoli di crimini di guerra e di aver messo in atto un genocidio a Gaza. L'attivista svedese aveva preso posizioni in merito anche in passato, suscitando in quel caso, critiche anche nel movimento ambientalista.
Greta fa presto a passare dal verde dell'ecologismo militante a quello delle bandiere dei filo-Hamas. Ecco cosa ha dichiarato pubblicamente sui social la giovane, facente parte del movimento Fridays for Future: "Il tasso di mortalità a Gaza è ai massimi storici, con migliaia di bambini uccisi in poche settimane. Chiedere la fine di questa violenza ingiustificabile è una questione di umanità fondamentale. Il silenzio è complicità. Non si può restare in silenzio davanti a un genocidio in corso".
La Thunberg e i suoi compagni di lotta hanno rincarato la dose: "Gli orribili assassini commessi da Hamas contro civili israeliani non possono in alcun modo legittimare i crimini di guerra in corso da parte di Israele. Il genocidio non è auto difesa, ne è in alcun modo una risposta proporzionata".
Gli attivisti di Fridays For Future Sweden hanno dichiarato: "Tutti quelli che si esprimono su questa crisi hanno la responsabilità di distinguere fra Hamas, i musulmani, i palestinesi, e fra lo Stato di Israele, gli ebrei e gli israeliani". Lo scorso ottobre però, era stata proprio la ventenne di Stoccolma a utilizzare dei toni ambigui sul conflitto in corso, esprimendo la propria vicinanza a Gaza e a "tutti i civili colpiti", senza fare riferimento agli ostaggi ebrei e agli israeliani sterminati durante gli attacchi di Hamas ai kibbutz. Qui aveva ricevuto le critiche per aver condiviso il post su Instagram di un gruppo filo palestinese tedesco dove Israele veniva accusata di genocidio.
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