03 Ottobre 2023
Fonte: Screenshot
Gli americani lo chiamano Skyfall, i Russi Burevestnik che tradotto vuol dire procellaria, uccello delle tempeste. Nomi evocativi per il super missile a propulsione nucleare con gittata illimitata che Putin sta testando in una sperduta regione artica. Un’arma mai vista prima, potenzialmente in grado di restare sempre in volo.
Secondo il New York Times i movimenti di uomini e mezzi nell’Artico non sono sfuggiti ai satelliti che hanno immortalato immagini inequivocabili di aerei in volo in una base russa. Le foto satellitari mostrano i preparativi al poligono di Pankovo, dove sono state allestite le strutture per la sperimentazione. Tra l’altro, nelle ultime due settimane nella zona sono stati avvistati anche velivoli di sorveglianza e rilevati allarmi per avvertire i piloti di evitare lo spazio aereo vicino.
Il giornale statunitense ricorda anche che “la Russia aveva precedentemente condotto 13 test noti tra il 2017 e il 2019, tutti senza successo, secondo un rapporto della Nuclear Threat Initiative, un gruppo no-profit che analizza il controllo degli armamenti”. Stando allo stesso rapporto, il missile è un'arma destinata ad essere utilizzata in scenari estremi, apocalittici, come ad esempio in risposta ad un'ondata di attacchi nucleari contro la Russia. E potrebbe potenzialmente distruggere vaste aree urbane oltre che obiettivi militari.
Il super missile, tra l’altro, è stato menzionato da Putin in un discorso nel 2018 tra le armi strategiche insieme ad altre come il missile balistico Kinzhal e il veicolo ipersonico Avangard. In quell'occasione, lo zar aveva affermato che quell'arsenale “sarebbe stato in grado di superare tutte le difese statunitensi esistenti”. E aveva aggiunto, rivolgendosi all'Occidente: «Non siete riusciti a contenere la Russia».
Secondo la Nezavisimaya Gazeta il missile superficie-superficie a propulsione nucleare 9M730 Burevestnik è lungo 12 metri al momento del lancio e 9 metri in volo. Il muso dell'arma ha una forma ellittica, di 1 metro per 1,5 m di diametro. L'apertura alare è di 6 metri. La propulsione è assicurata da un razzo termico nucleare, che si aziona solo quando il missile è in volo poiché il lancio avviene tramite dei booster a propellente solido da un contenitore/lanciatore posizionato sullo chassis di un veicolo MZKT-7930, e posto in posizione inclinata. La testata bellica è nucleare. Secondo l'intelligence americana il 9M730 Burevestnik dovrebbe divenire pienamente operativo nel corso del 2025.
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