21 Settembre 2023
foto @imagoeconomica
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annunciato una modifica significativa nel piano di transizione verso veicoli a zero emissioni, nel suo discorso sulla revisione degli impegni sul clima. Inizialmente, il governo aveva stabilito l'obiettivo di vietare la vendita di auto con motori a benzina e diesel entro il 2030, ma ora questa data è stata posticipata al 2035. Questa decisione è stata presa per dare ai cittadini più tempo per adottare veicoli elettrici, riconoscendo che la transizione richiederà un periodo di adeguamento più lungo.
Sunak ha espresso fiducia nell'adozione di veicoli elettrici da parte della "stragrande maggioranza dei cittadini" entro il 2030, ma ha sottolineato che la decisione finale sulla scelta dei veicoli spetta proprio ai cittadini e non verrà imposta dal governo conservatore. Questo implica che, anche se il governo incoraggia attivamente l'adozione di veicoli elettrici, non obbligherà i cittadini a farlo.
Inoltre, il governo ha annunciato l'intenzione di rinviare l'obbligo di sostituire le caldaie a gas, probabilmente per consentire una transizione più graduale e gestibile verso fonti di energia più sostenibili per il riscaldamento domestico.
Nonostante lo slittamento nell'obiettivo di vietare i veicoli a combustione interna e il ritardo nell'obbligo di sostituire le caldaie a gas, Sunak ha dichiarato che il governo mira comunque a raggiungere l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050, ma ora sta cercando di farlo in un modo che sia più realistico e praticabile. Questi cambiamenti nel piano rappresentano una risposta alle sfide e alle considerazioni pratiche legate alla transizione verso un'economia più sostenibile, mentre si cerca comunque di ridurre le emissioni di gas serra in modo significativo.
Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato quattro iniziative che riguardano diverse "forme di interferenze" da parte del governo nella vita delle persone, con l'obiettivo di affrontare questioni ambientali e di indipendenza energetica:
Inoltre, Sunak ha confermato il suo sostegno a centinaia di nuove licenze per l'esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio nel Mare del Nord. Questa decisione è giustificata con la volontà di garantire l'indipendenza energetica del Regno Unito e ridurre la dipendenza da fornitori stranieri, come il presidente russo Vladimir Putin. Tuttavia, questa mossa è controversa a causa delle preoccupazioni ambientali legate all'estrazione di combustibili fossili.
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