13 Giugno 2023
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Gedda, Arabia Saudita - Ilaria De Rosa, una giovane hostess italiana, è stata condannata oggi a sei mesi di prigione da un giudice monocratico in Arabia Saudita. L'accusa che ha portato all'arresto della connazionale, che lei continua a negare, sembra essere legata al traffico internazionale di stupefacenti. La sentenza è stata pronunciata alla presenza del console generale italiano e della sorella di Ilaria, Laura, che hanno seguito il processo.
Al termine dei sei mesi di detenzione, è prevista l'espulsione di Ilaria dal Paese. Secondo fonti informate, la giovane trevigiana è un po' provata, ma le sue condizioni di salute sono buone. Tuttavia, la possibilità di presentare ricorso in appello entro 30 giorni dal deposito della sentenza rimane aperta.
Ilaria De Rosa è attualmente detenuta in una struttura situata a 40 minuti da Gedda. La sua scomparsa era stata segnalata il 5 maggio scorso, quando non era mai arrivata all'hotel Spectrum Residence Sultan, dopo essere atterrata a Gedda come parte del suo lavoro di hostess di linea per la compagnia Avion Express. Dopo l'atterraggio, la polizia araba ha immediatamente intercettato e trattenuto Ilaria De Rosa, trasferendola in carcere come parte di un'operazione antidroga che ha coinvolto diverse persone. Tra coloro che sarebbero stati arrestati insieme a lei figurano anche altri giovani europei, che sono suoi amici e colleghi presso la compagnia lituana Avion Express.
Oltre a Ilaria, altri imputati coinvolti nel caso sono stati condannati a un anno e sei mesi di prigione. Nel corso degli ultimi 40 giorni, dal momento dell'arresto, sono state effettuate due visite consolari in prigione, mentre una terza è stata richiesta subito dopo la pronuncia della sentenza.
Il Consolato Generale italiano a Gedda e l'Ambasciata d'Italia a Riad, in stretto coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri (Farnesina), stanno fornendo tutto il supporto e l'assistenza necessari a Ilaria De Rosa e alla sua famiglia, rispettando la decisione delle autorità giudiziarie locali. Fonti della Farnesina riferiscono che è stata immediatamente richiesta un'altra visita consolare per consentire alla sorella di Ilaria di incontrarla in prigione.
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