08 Marzo 2023
Pin. Prelievo. Altri due miliardi di euro. Il piano Ue per fornire le munizioni all'Ucraina consiste in tre parti e “vanno prese insieme, non si possono spacchettare, ha detto l'Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell. “Il primo passo è quello di donare le munizioni di artiglieria da 155mm o da 152mm, di standard sovietico, ed essere rimborsati dallo European Peace Facility. Qui mettiamo un miliardo. Poi è necessario coordinare la domanda per gli ordini di altre munizioni attraverso l'Eda, che ha messo in campo una procedura veloce: se ci muoviamo insieme riduciamo il prezzo e il tempo di consegna. Propongo di mobilitare attraverso l'Epf un altro miliardo”. Che in totale fanno due miliardi.
“Ci sono quindici aziende europee che possono produrre le munizioni di cui abbiamo bisogno per l'Ucraina", ha continuato Borrell, che ha aggiunto: "Il miliardo di euro che stanzieremo per aumentare la produzione vorremmo venisse usato in Europa, che i soldi europei creassero posti di lavoro nell'industria della difesa europea". "Ovviamente se domani uno Stato membro fornisce munizioni per l'Ucraina, prese dalla sua scorta, non andrò a chiedergli dove le ha comprate", ha precisato, rispondendo a una domanda sulla possibilità di accettare anche munizioni prodotte da Paesi terzi.
Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è arrivato nella notte a Kiev per una visita ufficiale. E' la terza volta che Guterres va in Ucraina, questa volta al centro dei colloqui con il presidente Volodymyr Zelensky c'è l'estensione dell'accordo sul grano, raggiunto a luglio tra Kiev e Mosca con la mediazione di Onu e Turchia per consentire l'esportazione di cereali ucraini dal Mar Nero. Guterres discuterà della continuazione dell'accordo "in tutti i suoi aspetti e altre questioni pertinenti", ha spiegato il portavoce Stephane Dujarric.
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