03 Febbraio 2023
Fonte: Imago
È in corso a Kiev il vertice Ue che vede presenti oltre al presidente Zelensky anche la presidente della Commissione von der Leyen, il presidente del Consiglio Charles Michel e vari Commissari europei. I funzionari europei sono da ieri in Ucraina per la preparazione del vertice di oggi che in agenda ha l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue e il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Se sul primo Von der Leyen per il momento frena, sembra essere stato raggiunto un accordo sul secondo punto. Doccia gelata per Kiev riguardo una possibile accelera sull'adesione in Ue. La Commissione europea ha pubblicato una relazione analitica per completare il parere sulla domanda di adesione dell'Ucraina all'Ue adottata il 17 giugno 2021: Ucraina preparata in 8 livelli su 23 in totale. Ancora troppo lontano l'obiettivo.
L'ordine di Zelensky quando vede funzionari di alto calibro è lo stesso: "Dateci armi". Lo ha ribadito anche oggi il presidente ucraino durante la conferenza la Russia sta cercando di cambiare a suo favore la situazione al fronte e, per evitare che ciò accada, l'aspetto chiave per noi è accelerare la consegna di armi dai nostri partner. Più forniture di armi a lungo raggio e di artiglieria avremo a disposizione, più in fretta potremo usare i carri armati occidentali in Ucraina e più efficace sarà la nostra difesa aerea".
Von der Leyen ha dichiarato: "La vostra determinazione di andare avanti nel processo di adesione nell'Ue è notevole, continueremo a sostenervi in ogni passo: oltre alle riforme serve avere un buono storico nell'attuazione e ogni passo avanti sarà registrato nel nostro rapporto di autunno". "So che manterrete il ritmo, queste riforme ancoreranno il vostro Paese nel nostro mondo libero".
Zelensky replica: "Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo avviare i negoziati sull'adesione dell'Ucraina all'Unione europea. Il nostro grande obiettivo - ha proseguito - è avviare i negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'Ue quest'anno. Nella dichiarazione congiunta viene esplicitata l'intenzione di avviare i negoziati il prima possibile e noi ci stiamo già preparando".
Per quanto riguarda l'adesione all'Ue di Kiev, le cui ambizioni sono bruscamente frenate dal caso corruzione scoppiato nel Paese nelle ultime settimane, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ci ha tenuto ad assicurare: l'Ue sosterrà Kiev “in ogni fase del processo”. Von der Leyen ha poi continuato garantendo un aumento delle "pressioni sulla Russia“. Le nuove sanzioni verranno “concordate con i Paesi del G7 e scatteranno il 24 febbraio“, vale a dire il giorno del primo anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina.
Si tratta del decimo pacchetto di sanzioni che verrà inflitto a Mosca, che sembra non ricavare grosse sofferenze dal punto di vista economico. Verranno inseriti un nuovo tetto al prezzo del gas e prodotti petroliferi.
La presidente della commissione Europea nella sue spedizione ha anche rassicurato Zelensky sugli aiuti per la ricostruzione dell'Ucraina: Bruxelles stanzierà 10 milioni di euro per sostenere gli orfani della guerra, e altri 35 milioni per le infrastrutture energetiche. Il vertice è stato anche scandito dall'allarme aereo in tutto il Paese, poco prima che cominciasse. Sono le regioni del Donbass ad essere sotto attacco, con gli Usa che informano che Putin vorrebbe conquistare il territorio entro marzo.
E non cita il vertice a Kiev ma di certo Sergej Lavrov si riferisce a questo quando parla della posizione neutra di tre quarti di Paesi del mondo, vale a dire africani, latinoamericani e asiatici che "non sostengono le sanzioni contro la Russia". Tali Stati, ha detto il ministro degli Esteri"“hanno assunto una posizione equilibrata sul conflitto in Ucraina, che è stato una conseguenza della crisi di lunga data della sicurezza europea".
Il Cremlino continua a "rafforzare con costanza la partnership strategica con la Cina" e anche "con l’India", lavorando al tempo stesso al "miglioramento dei rapporti" con i Paesi asiatici, africani e latinoamericani.
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