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Gerusalemme, attacco alla sinagoga: 7 morti, 42 arresti, ucciso l'assalitore. Hamas: "Vendetta per Jenin"

Le vittime sono state colpite all’uscita dalla funzione per lo shabbat, ucciso l’attentatore. Per Hamas è una risposta all'operazione antiterrorismo, condotta dall'esercito israeliano nella città di Jenin, dove sono state uccise 10 persone

28 Gennaio 2023

Gerusalemme, attacco a sinagoga: 7 morti, ucciso l'attentatore palestinese. Hamas: "Vendetta per Jenin"

Fonte Twitter: Ettore Rosato

Un terribile attacco a Gerusalemme ad una sinagoga ha provocato sette morti e almeno tre feriti oltre a 42 arresti. È questo il bilancio ancora provvisorio dell'attentato avvenuto ieri sera nella capitale israeliana, quando un assalitore palestinese 21enne ha aperto il fuoco contro i fedeli che uscivano dal luogo di culto ebraico, dopo la preghiera del venerdì sera. Un gesto che ha ricevuto ampia condanna da parte di tutti, da Meloni: "Vicinanza allo Stato d'Israele", Biden "attacco spaventoso" ma non da Hamas che parla di "azione eroica, vendetta per i morti a Jenin". Anche il premier Netanyahu sul luogo dell'attacco poco dopo.

Gerusalemme, attacco alla sinagoga: 7 morti, ucciso l'assalitore palestinese

È durata pochissimo la fuga di Alqam Khairi, l'assalitore che ieri ha ucciso i fedeli all'uscito dalla sinagoga. Il giovane arrivato a bordo di un'auto bianca da Shuafat, il quartiere arabo dove viveva è stato poco dopo l'assalto raggiunto dagli agenti di polizia che lo hanno ucciso sul posto. Khairi, il responsabile della strage a Neve Yaakov, quartiere a nord-est di Gerusalemme, abitato in buona parte da ultraortodossi ma anche da ebrei di immigrazione più recente, provenienti da Russia ed Etiopia era finora sconosciuto alle forze di polizia. Ma per i media israeliani sarebbe un membro delle "Brigate dei Martiri di Al-Aqsa": miliziani vicini ad al-Fatah ed una delle forze più attive nel Paese, addirittura nel 2002, da quando hanno iniziato le operazioni per colpire civili. Gli Stati Uniti li hanno inseriti nella lista delle organizzazioni terroristiche, così come molti altri Paesi.

Una risposta, viene considerata da Hamas a quella che è stata una vera e propria operazione antiterrorismo, condotta dall'esercito israeliano nella città di Jenin, dove sono state uccise 10 persone. È uno dei più sanguinosi attacchi avvenuti negli ultimi anni, il 27 gennaio, Giornata della Memoria. Da parte dei politici italiani per la ricorrenza veniva lanciato il grido di non abbandonare Israele e di difenderla. Stesso messaggio recapitato da Palazzo Chigi che "condanna con forza il vile attentato terroristico a Gerusalemme ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza allo Stato d'Israele e a tutto il suo popolo".

Attacco a sinagoga a Gerusalemme: festeggiamenti a Gaza 

Subito dopo a Gaza sono partiti i festeggiamenti per l'attacco alla sinagoga a Gerusalemme. Fuochi d'artificio sono stati sparati in aria, diversi automobilisti hanno suonato il clacson gridando "Dio è grande" e nelle città di Jenin, Nablus, Ramallah, Gaza City e Rafah si sono tenuti cortei. Per Hamas e per la Jihad islamica si tratta di una "operazione eroica" e di "vendetta per i morti di Jenin". 

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