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Guerra Ucraina, Mosca gela Meloni: “L’Italia invia armi a Kiev, non può essere garante di pace”

Maria Zakharova, dal ministero degli Esteri russo, sulla proposta del premier italiano: “Data la posizione di parte assunta dall’Italia non possiamo considerarla un onesto mediatore”

04 Gennaio 2023

Guerra Ucraina, Mosca gela Meloni: “L’Italia appoggia Kiev, non può essere garante di pace”

Una replica secca e ben articolata. Che gela Giorgia Meloni. “L’Italia non può essere garantire di pace in Ucraina”. Parola del portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che durante una conferenza stampa ha commentato la proposta del premier italiano di farsi da garantire per un possibile accordo di pace.

Meloni: “L’Italia è pronta a farsi garante di un eventuale accordo di pace”

“Spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell’errore che sta facendo e decida di fermare questa incomprensibile invasione”, ha detto Meloni durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno. “Fino a quando questo non accadrà noi difenderemo l’Ucraina”. Poi la proposta: “L’Italia è pronta a farsi garante di un eventuale accordo di pace. É la ragione per la quale penso di recarmi a Kiev prima della fine di febbraio. Perché credo che il 24 di febbraio a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina si possa fare una iniziativa. Di questo sto parlando con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Fin quando non maturano le condizioni per una pace occorre continuare a sostenere l’Ucraina”.

Zakharova: “L’Italia non solo sostiene Kiev, ma gli fornisce armamenti”

È questo il punto toccato da Zakharova: l’Italia sostiene l’Ucraina. E quindi, secondo il portavoce del ministero degli Esteri, non è adatta a svolgere il ruolo di garante. “È strano sentire proposte di mediazione da Paesi che, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, hanno assunto una posizione anti-russa inequivocabile e molto aggressiva, Paesi che non solo hanno sostenuto il sanguinario regime di Kiev, ma gli hanno anche fornito un’importante assistenza militare e tecnico-militare”, ha spiegato la diplomatica in riferimento all’Italia. “Tale comportamento sconsiderato non solo aumenta il numero delle vittime, anche tra i civili del Donbass, e prolunga il conflitto, ma pone anche il rischio di trascinare la Nato in uno scontro militare diretto con la Russia. Tuttavia, i donatori occidentali di Kiev, e l’Italia è tra questi, non sono disposti a smettere. Data la posizione di parte assunta dall’Italia, non possiamo considerarla né un onesto mediatore né un possibile garante del processo di pace”. Discorso chiuso.

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