03 Ottobre 2022
Siluro Poseidon, fonte: Facebook
Europa e Usa in apprensione (a dir poco) per gli spostamenti, sul mar Baltico, del sottomarino russo Belgorod K-329 armato con 6 siluri Poseidon. A quanto pare, tale arma, un veicolo sottomarino senza pilota a propulsione nucleare, sarebbe in grado di provocare un vero e proprio "in grado di provocare uno tsunami radioattivo". Il siluro è lungo 24 metri e un diametro di 1,60 metri, vanta un gittata di 11.500 km ed è in grado di viaggiare a una velocità di 100 km/h (56 nodi). La sua capacità operativa è di ben 975 metri. Dotato di un motore nucleare con pump jet, è armato con esplosivo cobalto da 100 Mt.
Il Poseidon, in pratica, è un sottomarino autonomo dotato di testata nucleare. Presentato ufficialmente il 1º marzo 2018 nel corso dell'annuale discorso alla nazione del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il siluro sarebbe in grado di infliggere danni irreparabili su ampie porzioni di costa e di entroterra. Secondo la Nato, infatti, Poseidon sarebbe infatti in grado di creare "uno tsunami radioattivo".
Il Poseidon viene trasportato esternamente allo scafo di un sottomarino madre, i vettori designati all'utilizzo del Poseidon sono il Belgorod e il Chabarovsk. Entrambi i vettori sono stati opportunamente modificati per assolvere a tale compito. Il siluro sarebbe stato sviluppato da Rubin, un ufficio di progettazione di sottomarini a San Pietroburgo. Lanciato dai sottomarini a propulsione nucleare della classe Oscar K-139 Belgorod 09852 e classe Yasen modificata Chabarovsk 09851, Poseidon sottomarino sarebbe in grado di "evitare tutti i dispositivi di localizzazione acustica e altre trappole". Insomma, come suggerisce il nome, parrebbe proprio il "nuovo re dei mari".
Secondo il giornalista Igor Korotchenko, il siluro non sarebbe stato pronto prima del 2019, ma alcune agenzie di intelligence occidentale hanno dichiarato che il 27 novembre 2015 ha avuto luogo un lancio sperimentale di tale sistema da parte del sommergibile sperimentale S-90 Sarov. Secondo il documento, il drone sarebbe stato lanciato da due nuovi modelli di sottomarini che la Russia aveva iniziato a produrre negli ultimi tre anni, ed avrebbe una portata massima tra le 5400 e le 6300 miglia nautiche, viaggiando ad una velocità di crociera di 30 nodi (circa 55 km/h), ma con spunti di accelerazione fino a raggiungere una velocità massima di 100 nodi (185 km/h, 115 mph) ad una profondità di 1.000 metri grazie alla propulsione affidata ad un piccolo reattore nucleare dotato di pump-jet. Il drone è dotato di ogni tecnologia stealth disponibile al fine di ridurre la traccia acustica. Recenti informazioni hanno ridotto la velocità massima a 56 nodi (100 km/h), e la profondità massima raggiungibile a 975 metri mentre confermano la gittata a 11500 km.
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