01 Settembre 2022
La missione dell’Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è iniziata questa mattina, giovedì 1 settembre, con uno scambio di accuse tra Mosca e Ucraina per alcuni colpi di artiglieria esplosi nella zona dell’impianto. Alla fine le delegazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica è riuscita a raggiungere la centrale controllata dai russi e a effettuare il sopralluogo. In serata il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, ha lasciato l’impianto, annunciando che cinque ispettori resteranno a Zaporizhzhia sino a sabato 3 settembre.
Intorno alle 9 di mattina la Tass aveva riferito che una squadra d’assalto ucraina stava cercando di atterrare vicino alla cittadina di Energodar, che ospita l’impianto nucleare di Zaporizhzhia, per impedire la visita all’impianto. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, Kiev avrebbe inviato truppe d’assalto per riprendere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in mano ai russi dallo scorso marzo. “Oggi, attorno alle 6 ora di Mosca, truppe ucraine divise in due gruppi di sabotaggio composti da un massimo di 60 persone a bordo di sette barche, sono sbarcate sulla costa del bacino idrico di Kakhovka, tre chilometri a nord-est della centrale nucleare di Zaporizhzhia, e hanno tentato di impossessarsi dell’impianto”, si leggeva nella nota diffusa dal ministero e riportata dall’agenzia Ria. L’Agenzia ucraina per l’energia nucleare, Energoatom, aveva invece annunciato su Telegram che “a causa di un altro colpo di mortaio da parte delle forze di occupazione russe al sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata attivata la protezione di emergenza e l’unità di potenza 5 è stata spenta”.
Qualche minuto dopo le 12 il portavoce dell’Agenzia Onu, Fredrik Dahl, aveva riferito che “il direttore generale Grossi ha negoziato personalmente con le autorità militari ucraine per poter procedere e rimane determinato a far sì che questa importante missione raggiunga oggi la centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Alle 13,25, con tre ore di ritardo, la delegazione dell’Agenzia è arrivata alla centrale. Nel frattempo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, aveva sottolineato come la Russia stesse “facendo tutto il possibile per garantire che la centrale sia sicura e funzioni in sicurezza”, augurandosi che “la missione possa portare a termine tutti i suoi piani”. Poco prima delle 18, Grossi ha annunciato che gli esperti dell’agenzia sarebbero rimasti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia dopo la partenza della delegazione in visita. Secondo la Tass, lo stesso Grossi avrebbe riferito di aver “visto quello che avevamo bisogno di vedere”. Alle 18,25 Energoatom ha confermato che il direttore generale dell’Aiea ha lasciato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, mentre sono cinque gli ispettori dell’Agenzia rimasti sul posto: dovrebbero continuare la loro missione fino al 3 settembre.
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