20 Luglio 2022
L'Unione Europea sta per approvare un piano coordinato di taglio dei consumi del gas, come forma di "solidarietà" per gli stati membri che maggiormente sarebbero in difficoltà nel caso la Russia decidesse di interrompere completamente le forniture di gas. Gli stati membri dovranno ridurre i propri consumi del 15%, sia ottenendo l'energia da altre forni, che risparmiando usando meno il riscaldamento e consumando in modo più responsabile. L'idea è di non arrivare impreparati all'inverno e costruire una riserva attraverso cui aiutare i paesi più dipendenti dal gas russo.
L'Unione Europea vuole regolamentare il consumo di gas per arrivare preparati all'inverno
Bisogna osservare che il taglio non riguardo solo il gas russo, ma il metano in generale: questo è uno svantaggio per paesi come l'Italia, che si sono portati avanti nella diversificazione trovando altri fornitori, come la Tunisia. Anche Spagna e Portogallo dipendono poco dal gas russo, e sono dunque svantaggiati da questo piano chiaramente pensato a vantaggio di Germania e paesi dell'Est. Comprensibilmente, la proposta ha sollevato i malumori di molti stati membri.
Secondo il piano europeo, gli stati membri vengono incoraggiati a utilizzare fonti alternative per il riscaldamento degli edifici, a tenere i caloriferi bassi e a dare la priorità ai settori strategici dell'economia.
Perché la proposta sia approvata, è necessario che 15 paesi membri siano d'accordo; è probabile che subisca molte modifiche prima di essere approvata. Le parole chiave? "Sostituzione, risparmio e solidarietà": obbiettivi indubbiamente difficili, almeno nel breve termine.
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