16 Giugno 2022
ENEL
Enel ha deciso di vendere le sue centrali in Russia ed ha già trovato gli acquirenti. Sono Lukoil e Gazprombank che rileveranno l'intera quota del 54,63% detenuta in Enel Russia. La società elettrica ha fatto sapere che oggi giovedì 16 giugno sono stati firmati gli accordi relativi alla cessione dell'intera partecipazione detenuta nel capitale sociale di PJSC Enel Russia (Enel Russia). Un'operazione che "genererà un effetto positivo sulle casse di Enel, che vedono un indebitamento finanziario consolidato per 550 milioni di euro e un impatto negativo sull’utile netto di gruppo pari a 1,3 miliardi, principalmente dovuto al rilascio della riserva di conversione cambi, per circa 1,1 miliardi di euro al 31 maggio 2022". Ma quest'ultimo dato, assicurano dal gruppo "non avrà alcun impatto sui risultati economici ordinari".
Enel, dopo il completamento dell'operazione cederà tutti i suoi asset di generazione elettrica in Russia. Questi includono circa 5,6 GW di capacità convenzionale e 300 MW di capacità eolica in diverse fasi di sviluppo, che garantiscono continuità ai propri dipendenti e clienti. Enel ha spiegato che l'operazione, è in linea con l'obiettivo strategico del Gruppo che vuole concentrare le proprie attività solo nei Paesi in cui si può far leva sulle opportunità offerte dalla transizione energetica.
Il gruppo spiega di avere adottato delle misure che hanno comportato la cessazione della direzione e coordinamento nei confronti di Enel Russia. Queste misure includono: la designazione di soli amministratori indipendenti, di nazionalità russa, in occasione del recente rinnovo del consiglio di amministrazione della società; la nomina di un nuovo direttore generale, sempre di nazionalità russa, che riporta esclusivamente al consiglio di amministrazione; la cessazione, ove possibile, dei contratti infragruppo; la modifica della struttura organizzativa del Gruppo Enel al fine di interrompere il riporto gerarchico delle funzioni di staff o di business di Enel Russia rispetto a quelle di Enel.
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