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Eurovision, la giornalista russa "rifiuta" la vittoria dell'Ucraina: "Ci vorrebbe un missile nucleare su Torino"

Non una provocazione diretta, ma un’iperbole in risposta a un titolo provocatorio. Si è giustificata così la reporter russa in merito alla sua uscita

16 Maggio 2022

Yulina

Yulina (fonte Twitter @Fabio_DeBunker)

"Ci vorrebbe un missile nucleare Satan su Torino". Si è espressa così la giornalista russa Yuliya Vityazeva su Telegram in merito alla vittoria dell'Ucraina all'Eurovision 2022, che sicuramente non ha fatto piacere dalle parti del Cremlino. La reporter è intervenuta in Italia anche in alcune trasmissioni per discutere di geopolitica, a Dimartedì e Dritto e Rovescio. L'esclusione della Russia dalla competizione e la vittoria della Kalush Orchestra (band spinta anche dall'appoggio di Zelensky che ha chiesto aiuto a Mariupol), non è evidentemente andata giù a Yuliya. 

Eurovision, Yuliya Vityazeva: "Ci vorrebbe un missile nucleare su Torino"
 

Una vittoria annunciata quella degli ucraini, con tanto di appello di Zelensky a votare la band. Eppure Yuliya dice di essere stata fraintesa. La giornalista evidentemente avrebbe voluto commentare solo un titolo ritenuto provocatorio della Bild, intitolato "Putin vuole hackerare l'Eurovision". Il motivo di questo titolo sarebbe il presunto attacco hacker informatico andato in scena durante lo spettacolo che aveva l'intenzione di rovinare la festa. Ma alla fine nulla di ciò è successo. La reporter ha imbeccato il giornale con "un'idea per il futuro", far "saltare in aria" l'Eurovision con "un razzo Satan", uno dei mezzi più potenti in dotazione dalla Russia.

Yuliya dopo essere stata attaccata, ha utilizzato il sarcasmo. E ha detto di aver voluto suggerire un titolo più efficace alla Bild. Aggiungendo che c'è un "goffo funzionamento della propaganda occidentale". "Qualsiasi menzione dei nostri missili - ha affermato la reporter - priva gli occidentali del loro senso dell'uomorismo. Perché hanno paura. E giustamente, tra l'altro", ha chiosato.

Ucraina vince Eurovision, le altre reazioni

Il deputato russo Boris Chernyshov ha scritto su Telegram: "Tutti se lo aspettavano e sapevano in anticipo il risultato. È normale nella cultura dell’annullamento. Perché gli altri artisti non si sono inginocchiati? L’Ucraina è il nuovo Black Lives Matters", riferendosi alle manifestazioni nate negli Usa in seguito all'uccisione di George Floyd. Il giornalista Vladimir Polupanov, etichetta la competizione come "falsa" e "noiosamente politicizzata". La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato i Kalush Orchestra: "Senza la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision il quadro di quanto è accaduto con questo Paese non sarebbe stato completo. Costumi nazionali e strumenti musicali nazionali, due Babe Jaghe (la strega delle favole nei paesi dell’Est, ndr) sulle corde, la break dance e urla su Azovstal. Tutto questo con l’Europa che applaude in piedi. Cali il sipario".

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