19 Aprile 2022
Anche gli ucraini usano le bombe a grappolo vietate: la ricostruzione del New York Times. In guerra ogni distinzione manichea tra buoni e cattivi può risultare ingannevole e troppo semplicistica. Capita, ad esempio, che gli stessi invasi siano disposti a tutto, persino ad uccidere propri connazionali, per riconquistare i territori perduti. Anche ad usare le stesse armi del nemico, per questa condotta accusato più volte di crimini di guerra. La guerra in Ucraina non fa eccezione: il quotidiano più importante del mondo, il New York Times, ha ricostruito che l'esercito di Kiev ha usato già all'inizio del conflitto le bombe a grappolo in almeno un'occasione, così come fatto diverse volte dall'armata russa.
Il luogo dell'attacco con munizioni a grappolo è Husarivka, un villaggio dell'Ucraina orientale vicino al confine con la Russia, tra Kharkiv e Kramatorsk. La zona è stata conquistata nei primi giorni dall'esercito russo. Ma gli ucraini hanno tentato sin dai primi giorni di marzo di riconquistarlo, anche usando la violenza indiscriminata se necessario. E l'indagine compiuta dai giornalisti del New York Times anche ascoltando testimoni, ne fornisce la certezza quasi assoluta.
L'attacco sarebbe avvenuto il 6 o il 7 marzo col lancio di un razzo Huragan. Il missile è atterrato vicino alla casa di un abitante del villaggio di nome Yurii Doroshenko ma prima ha liberato munizioni a grappolo cadute su tutta la zona. Quel giorno non ci sono state vittime ma i giornalisti scrivono che "almeno due persone sono rimaste uccise mentre le forze ucraine bombardavano il villaggio per quasi tutto il mese".
Le bombe a grappolo possono essere sganciate da razzi, come in questo caso, ma anche da proiettili e altre bombe più grandi. Sono armi vietate a livello internazionale dalla Convenzione di Ginevra per l'alto numero di vittime civili che il loro impiego comporta. Né la Russia né l'Ucraina, però, hanno sottoscritto l'accordo internazionale che ne proibisce l'utilizzo. E a certificarne le conseguenze ci sono i racconti sul campo di queste settimane. Del resto lo stesso tipo di armi è stato usato dagli ucraini all'inizio del conflitto coi separatisti filorussi nel Donbass.
A dimostrare il fatto che gli autori dell'attacco a Husarivka siano ucraini è proprio la cronologia degli eventi: all'inizio di marzo quel territorio era sotto il controllo russo e gli stessi giornalisti del Nyt hanno visto di persona il punto in cui il missile è atterrato, non lontano da una fattoria che fungeva da quartier generale russo. Il fatto che fossero bombe a grappolo è provato dai resti del missile "che lascia dietro di sé l’ogiva, seguita da una lunga cornice di metallo che teneva insieme le bombe durante il volo", ha scritto il giornale americano.
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