06 Aprile 2022
Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia svilupperanno missili ipersonici assieme. Lo ha ufficializzato la Gran Bretagna in un comunicato in cui si legge sostanzialmente quando già anticipato, da fonti vicine al presidente Joe Biden e al primo ministro Boris Johnson. L'iniziativa si pone sullo sfondo della guerra in Ucraina e degli impegni per un riarmo dell'Occidente dentro e fuori la Nato. Un rafforzamento della collaborazione anche in tema di cyber war, sviluppo di computer quantistici e condivisione di informazioni di intelligence. L'alleanza tra Washington, Londra e Canberra si chiama "Aukus" e ha fatto infuriare non poco la Cina che non ha perso tempo a rispondere.
L'annuncio ufficioso dell'accordo è stato dato in anteprima dal Financial Times che descrive l'alleanza tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia come un modo "per reagire all'ascesa all'armamento della Cina". L'ufficialità è poi arrivata da Londra, con un comunicato ufficiale. Un modo per prevenire ulteriori guerre e mettersi al riparo disponendo di tecnologie avanzate nel campo militare. Ma c'è chi non la pensa così.
Il giorno dopo l'ufficialità dell'accordo siglato da Usa, Gran Bretagna e Australia, la Cina ha risposto per le rime. Tramite il portavoce Zhao Lijian, Pechino ha fatto sapere che i tre paesi "si alleano sulle armi ipersoniche, aumentando il rischio di proliferazione nucleare e intensificando la corsa agli armamenti su cui le nazioni asiatiche dovrebbero rimanere vigili". La crisi in Ucraina, viene vista dalla Cina come una "scusa" mentre aumentano le sensazioni che i tre paesi vogliano stringere un'alleanza per resistere proprio all'arsenale di Pechino.
La Cina sta infatti aumentando gli sforzi per migliorare l'arsenale missilistico. Pechino ha condotto diverse centinaia di test con missili ipersonici, che volano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono. Ciò che li rende un problema, è il fatto che a differenza dei missili balistici, è molto più difficile riuscire a intercettarli.
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