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Chernobyl, l'allarme dell'Aiea: "Forte preoccupazione per il personale"

Dopo gli attacchi presso la centrale nucleare di Chernobyl, l'Aiea ha espresso preoccupazione per i lavoratori della centrale nucleare ucraina

27 Marzo 2022

Chernobyl, l'allarme dell'Aiea: "Forte preoccupazione per il personale"

L'Aiea, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, si è detta fortemente preoccupata per i lavoratori che lavorano presso la centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina. I soldati russi hanno infatti conquistato la vicina cittadina di Slavutych, dove abitano molti tra i dipendenti della centrale. Il direttore dell'Aiea Rafael Mariano Grossi ha dichiarato di essere molto preoccupato per il fatto che i lavoratori possano non rispettare i turni e tornare a casa a Slavutych. L'ultima rotazione risale al 20-21 marzo, quando un gruppo aveva dato il cambio ai colleghi che erano alla centrale dal giorno prima che i militari russi entrassero nell'area dell'impianto.

Chernobyl, l'allarme dell'Aiea: "Preoccupazione per il personale"

Mariano Grossi continua a osservare con grande apprensione quello che sta succedendo a Est Europa. Gli scontri tra l'esercito russo e i difensori ucraini diventano si fanno sempre più pericolosi. Solo poche settimane fa, era cresciuta la preoccupazione in tutta Europa per i bombardamenti nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande del Vecchio Continente. In quell'occasione, fortunatamente, nessun reattore della centrale era "stato coinvolto o colpito", aveva fatto sapere Grossi. 

"Noi siamo fortunati perché non c'è stato nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente circostante e l'integrità di reattori è stata mantenuta", aveva confermato il direttore generale dell'Aiea. Tuttavia "due persone sono rimaste ferite" nell'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, aveva aggiunto Mariano Grossi.

Intanto la pace si allontana sempre di più. L'esercito russo avrebbe avuto indicazioni che la guerra non finirà prima del 9 maggio 2022. E sul fronte occidentale le cose non vanno certo meglio. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha chiesto armi pensati, carri armati e aerei, all'Occidente. Una richiesta che, se esaudita, potrebbe contribuire a peggiorare la situazione. Inoltre anche il Presidente americano Joe Biden ci ha messo del suo, asserendo che "Putin è un dittatore". Insomma, a Est del Vecchio Continente la situazione si fa sempre più complicata.

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