14 Marzo 2022
L'ideologo di Putin, Aleksandr Dugin, in un'intervista a Il Giornale, oggi lunedì 14 marzo rivela quelle che sono le vere intenzioni del primo ministro russo, in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Per Dugin "la popolazione appoggia completamente Putin. Non c'è una vera opposizione. E non tanto perché c'è una censura contro chi critica le operazioni militari in Ucraina, ma perché il popolo russo è davvero solidale con il Presidente".
Dugin continua: "L'opinione pubblica qui ha ben chiari gli scopi di Putin ed è preparata perché comprende che la pressione della Nato conto le nostre frontiere è inaccettabile". Dalle parole di Dugin traspare un pieno di senso di unione tra governo e popolo nonostante alcune proteste andate in scena nella capitale Mosca. "Vivo nel centro di Mosca. Non c'è nessuno che protesta, a parte piccolissimi gruppi, o singoli individui, e neppure collegati tra loro. La percezione di una protesta interna è frutto della disinformazione dei media occidentali".
Poi torna al conflitto. Per il filosofo, per capire la situazione in territorio ucraino "occorre risalire alle cause e leggere la dissoluzione dell'Urss dentro un contesto non solo ideologico ma geopolitico". Dugin giustifica l'operazione a causa della fine dell'URSS. "Dopo il 1989 la Russia ha perso autorità sulle sue zone di controllo a favore dell'occidente e l'occidente ha acquistato influenza in questo vuoto, che era la conseguenza della debolezza del potere terrestre. Si è dissolto il patto di Varsavia e si è rafforzata la Nato".
"Quando l'Ucraina si è separata dalla Russia ed è diventata indipendente a poco a poco si è avvicinata alla Nato". Ma quando la Russia è "tornata forte con Putin la pressione permanente della Nato contro i nostri confini qualcosa che nessuno può negare non è stata più accettabile, e così "gli equilibri sono cambiati". La decisione di attaccare determinati territori? "Si è risposto a una situazione intollerabile: prima in Georgia, poi in Crimea, poi nel Donbass, dove l'esercito ucraino era un pericolo costante: la popolazione veniva bombardata e i civili uccisi. La guerra durerà ancora un mese, o più, ma l'esercito russo vincerà. Non c'è alcun elemento inaspettato in questa guerra per Putin. Poi la domanda: Putin è malato? "Putin è sano, lucido e molto forte. Mai stato meglio".
Il mondo deve aver paura dell'atomica? Per Dugin "dipende dagli Stati Uniti. Se Washington si limita alle sanzioni, alle pressioni politiche e agli appoggi economici all'Ucraina, insomma se l'Occidente sosterrà indirettamente Kiev tutte azioni legittime non succederà nulla. Se però ci sarà un attacco diretto della Nato, allora la Russia risponderà con mezzi simmetrici. Se ci sentiremo minacciati sul nostro territorio, useremo le armi nucleari".
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