20 Dicembre 2021
fonte: Twitter @ugs_ufficiale
Risultato sorprendente nel ballottaggio delle elezioni in Cile, dove il candidato progressista Gabriel Boric ha sconfitto nettamente l'ultraconservatore José Antonio Kast con il 55,87%. Una vittoria netta che rappresenta non solo il ritorno della sinistra al potere dopo quasi quattro anni, ma che rende Boric il più giovane presidente nella storia del Cile. Il leader del partito Convergencia Social ha infatti soltanto 36 anni, seppur da tempo esponente delle proteste popolari che hanno infiammato il paese a partire dal 2019. Quando ormai il risultato era delineato, lo sconfitto Kast ha telefonato al neo presidente ammettendo la sconfitta e congratulandosi per la vittoria.
Una vittoria parzialmente inaspettata quella di Boric, che al primo turno delle elezioni si era fermato al secondo posto con il 25,83% dei voti. In testa era invece arrivato il leader del Partito Repubblicano José Kast, soprannominato il Bolsonaro cileno e molto criticato sia in Cile che all'estero per la sua visione positiva della dittatura di Augusto Pinochet. Uno scontro finale tra due outsider, nel quale ha prevalso la volontà di rinnovamento politico e sociale da parte delle classi popolari del paese. Queste sono infatti le prime elezioni dopo le proteste che hanno infiammato il paese nel 2019-2020. Un malcontento originatosi dalla forte disuguaglianza sociale presente ancora oggi nel paese e derivato anche dalla difficile transizione democratica iniziata nel 1990 con la fine della dittatura.
Vista área de Santiago de Chile celebrando la victoria de Boric. Cada pueblo decide su propio destino pic.twitter.com/rot2Tc09W1
— Ricardo Martinelli (@rmartinelli) December 20, 2021
Fu proprio da quelle rivolte che Gabriel Boric emerse come leader politico della sinistra cilena. Nel suo programma politico il neo presidente propone un rafforzamento del ruolo dello Stato nell'economia, un aumento delle tasse per finanziare la spesa sociale e la fine del sistema pensionistico privato tipico cileno. Quest'ultimo, varato sotto la spinta degli economisti della scuola di Chicago, fu negli anni '80 uno dei motori del boom economico cileno.
Rivolgendosi al suo predecessore Sebastian Pinera, il vincitore delle elezioni Boric ha dichiarato: "È un onore per me poter parlare con lei e in questo modo potermi rivolgere a tutti i cileni che ci stanno ascoltando, e voglio che lei sappia, e che lo sappia la gente, che darò il meglio di me per essere all'altezza di questa enorme sfida". Boric ha inoltre promesso di guidare il paese come il "presidente di tutti i cileni". "Il nostro Paese dà il meglio di sé quando è unito davanti alle grandi sfide - ha in seguito aggiunto - "questa sarà la mia linea di azione". La vittoria di Boric è stata anche favorita da una grande affluenza al voto, con circa 8,3 milioni di cileni (il 55%degli aventi diritto) che si sono recati alle urne.
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