17 Dicembre 2021
Enrico Letta, 2021 (fonte foto: lapresse.it)
Enrico Letta e le fake news sul Quirinale. La sinistra, che tanto facilmente accusa la destra di basare le proprie idee su notizie false, non è da meno quando si parla del Capo dello Stato. Nell'analisi pubblicata da Augusto Minzolini per conto de IlGiornale.it, ecco una raccolta di tutte le fake news condivise da Enrico Letta nel corso delle ultime settimane. Si spazia da aneddoti sulla maggioranza parlamentare delle elezioni del passato alla "politicità" del Presidente neo-eletto.
Uno dei capisaldi delle idee dell'attuale Segretario del Partito Democratico è che i Capi dello Stato del passato siano tutti stati eletti ad ampia maggioranza parlamentare. E che pertanto sarebbe un "cataclisma" se il prossimo ottenesse i voti solamente di un Parlamento spaccato. In questo senso fa riferimento all'elezione di Giovanni Leone, nominato con 505 voti (appena il 51,4% dei grandi elettori di allora). Ma, come ricorda Minzolini, un caso simile si è ripresentato molto di recente per l'elezione di Giorgio Napolitano: "Dimentica, però, dato che la matematica non è un'opinione, che quel Giorgio Napolitano, nume tutelare del suo governo, fu eletto con appena una manciata di schede in più, 543 (il 53,8%). Senza contare che - dei 12 presidenti della Repubblica - ben 8 furono eletti con meno del 70% dei voti. Per cui, eleggere a maggioranza un presidente nel nostro Paese è stata la norma, non l'eccezione."
Ma le fake news non terminano qua. Un altro grande cavallo di battaglia del Segretario Pd: i Presidente della Repubblica non possono provenire da partiti. Falso, ancora una volta. Perché tutti i Presidenti della Repubblica, eccetto De Nicolo, hanno svolto funzioni da Ministro. Ricorda ancora Minzolini: "Letta dimentica una costante che caratterizzò la prima Repubblica: con il Pci tenuto ai margini per i suoi rapporti con l'Urss, per dare un'idea di unità del Paese, al vertice delle nostre istituzioni fu sempre assicurata l'alternanza tra laici e cattolici; nella seconda Repubblica, invece, gli inquilini del Quirinale sono sempre stati legati al centrosinistra, mentre il centrodestra è sempre stato tenuto a debita distanza. Oggi, invece, Letta in difficoltà reclama la scelta unitaria."
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