18 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, interviene ancora in tema Quirinale, asserendo che l'erede designato a raccogliere il testimone che (forse) lascerà cadere Sergio Mattarella non deve essere necessariamente un nome di Centrodestra. Una dichiarazione, per certi versi, spiazzante, soprattutto da chi, fino a una settimana fa, voleva al Colle "un patriota" e non storceva il naso a Silvio Berlusconi.
Ma d'altra parte, è tempo di strategie, di mosse e contromosse. Quindi ogni parola è da prendere con le pinze. "Draghi è una persona dotata di grande autorevolezza, ma oggi non ho gli elementi per dire come voterebbe Fratelli d'Italia davanti a una sua candidatura al Quirinale", dice Giorgia Meloni, in un'intervista alla Stampa. "Poi sia chiaro, per me le elezioni non sarebbero necessarie solo nel caso che Draghi andasse al Quirinale, ma in ogni caso, perché credo che il mandato del premier sia strettamente legato alla figura di Mattarella - aggiunge - . Con un nuovo presidente della Repubblica si dovrebbe tornare a elezioni, chiunque egli sia".
"Il metodo da perseguire - dice la leader di Fratelli d'Italia in merito al Colle - deve essere sicuramente inclusivo, più persone rappresenta e meglio è. Con un ragionamento serio e aperto si può arrivare a personalità che vengono elette da una ampissima maggioranza, ma se si parte dalla presunzione che debba rappresentare sempre la stessa famiglia politica, cioè la sinistra, come se tutti gli altri fossero inadeguati, non ci siamo. Non dico debba essere per forza di centrodestra, ma vorrei un arbitro capace di far rispettare le regole e ragionare solo nell'interesse della nazione", conclude Meloni.
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