10 Maggio 2021
Continuano gli scontri tra poliziotti israeliani e manifestanti palestinesi sulla spianata delle Moschee a Gerusalemme. Centinaia di manifestanti riunitisi nella moschea di al-Aqsa, hanno lanciato oggetti contro le forze di polizia che hanno risposto con granate assordanti e lacrimogeni.
Da alcune testimonianze ci sarebbero oltre 200 feriti, di cui 4 in gravi condizioni. Secondo la polizia trincerate all’interno della moschea ci sarebbero circa 8.000 palestinesi, armati di pietre, sbarre e molotov. I palestinesi vogliono impedire la festa per la celebrazione della riunificazione di Gerusalemme, pronti a reagire se le forze dell’ordine dovessero permettere l’accesso alla popolazione ebrea. Per questo dopo una valutazione le autorità hanno deciso di vietarne l’ingresso.
"Poco fa, rivoltosi palestinesi hanno attaccato la Mughrabi Gate, uno degli ingressi al Monte del Tempio. Questo ha costretto la polizia a intervenire per disperderli. La libertà di culto è garantita, la libertà di tenere disordini no" ha sottolineato su Twitter Ofir Gendelman, portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyahu per i media arabi.
All'alba, tre razzi erano stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro Israele, intercettati dal sistema anti-missilistico Iron Dome. Le sirene sono risuonate a Sderot e nelle comunità circostanti ma non sono stati segnalati feriti o danni. Le autorità dello Stato ebraico hanno reagito decretando la chiusura del valico di Erez, tranne che per i casi umanitari d'emergenza.
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