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Bper Banca, primi nove mesi un utile netto di €1,33 mld (+19,6% ), ricavi core stabili a 3,4 mld per crescita delle commissioni nette a 1,5 mld (+6%)

Crediti netti verso la clientela a 91,7 mld (+3,2%), nuove erogazioni per 14,7 mld (+20,0%), costo del credito annualizzato pari a 34 punti base, elevata generazione organica del capitale a 1,7 mld

06 Novembre 2025

Bper Banca, primi nove mesi un utile netto di €1,33 mld (+19,6% ), ricavi core stabili a 3,4 mld per crescita delle commissioni nette a 1,5 mld (+6%)

Gianni Franco Papa, Amministratore delegato

Bper Banca, pubblica i risultati dei primi nove mesi registrando un utile netto di €1,33 mld (+19,6% ), ricavi core stabili a 3,4 mld per crescita delle commissioni nette a 1,5 mld (+6%). Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca, è stato presieduto da Fabio Cerchiai, che ha esaminato e approvato i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 30 settembre 2025.

Sono risultati molti positivi, raggiunti grazie al contributo di tutte le colleghe e di tutti i colleghi, che confermano un costante trend di crescita, trimestre dopo trimestre. Sono numeri che attestano la concretezza del nostro operare al fianco dei nostri clienti, ai quali abbiamo erogato circa €20 miliardi di nuovi finanziamenti a livello di Gruppo, in continua progressione rispetto ai primi nove mesi del 2024, sempre con un’elevata attenzione alla qualità del credito” ha dichiarato Gianni Franco Papa, Amministratore Delegato del Gruppo BPER. “Per la prima volta abbiamo presentato al mercato una vista consolidata con Banca Popolare di Sondrio che evidenzia una crescita dei ricavi, un continuo miglioramento dell’efficienza operativa e un’eccellente dinamica commerciale, trainata dalla componente commissionale in ambito Wealth management e Bancassurance, in linea con la strategia di forte crescita nell’asset gathering. A seguito del completamento dell’OPAS su Banca Popolare di Sondrio, abbiamo dato avvio a 23 cantieri di integrazione che stanno procedendo a pieno ritmo in vista della fusione. È iniziato un nuovo percorso condiviso, che nasce dall’incontro di due banche caratterizzate da una grande storia, solide radici, forte vocazione territoriale e vicinanza ai clienti e che ci consentirà di mettere a frutto tutte le sinergie e di valorizzare le reciproche best practice. Mentre rimaniamo focalizzati sugli impegni presi con il mercato, vediamo già i primi segnali che ci fanno guardare con fiducia e determinazione al prossimo capitolo della nostra crescita, consapevoli che insieme siamo e saremo sempre più forti.”

Conto economico BPER, dei primi nove mesi del 2025

Il margine di interesse si attesta a €2.432,8 milioni, in calo del 3,6% 9m/9m, risultato migliore rispetto alle previsioni. Rispetto al secondo trimestre 2025, il calo del terzo trimestre è pari allo 0,9% per effetto della riduzione dei tassi di interesse (-€21,3 milioni q/q) in parte compensato dalla positiva dinamica commerciale dei volumi (+€10,8 milioni q/q) e dall’aumento della componente non commerciale pari a +€3,1 milioni q/q. Le commissioni nette sono in crescita a €1.592,5 milioni (+6,0% 9m/9m), grazie alle commissioni relative ai servizi di investimento che si attestano a €688,6 milioni (+10,3% 9m/9m), alle commissioni del comparto assicurativo nel ramo danni e protezione pari a €82,6 milioni (+16,3% 9m/9m) e alle commissioni relative all’attività bancaria tradizionale pari a €821,3 milioni (+1,7% 9m/9m). I dividendi risultano pari a €52,1 milioni (+29,0% 9m/9m), di cui €11,1 milioni riconducibili alla partecipazione in Banca d’Italia e €21,9 milioni in Arca Vita. Il risultato netto della finanza è positivo per €29,0 milioni.

Il totale dei proventi operativi netti ammonta a €4.216,4 milioni (+2,1% 9m/9m). Gli oneri operativi sono pari a €1.972,8 milioni (-3,5% 9m/9m19). In dettaglio:

  • le spese per il personale risultano pari a €1.218,9 milioni (-4,9% 9m/9m20) principalmente per effetto delle dinamiche di turnover organico del personale. Il dato del terzo trimestre 2025, pari a €396,0 milioni, è in calo del 3,2% q/q21 e in linea y/y22, per la consueta flessione di costo dovuta alla fruizione delle ferie nel trimestre;
  • le altre spese amministrative sono in riduzione a €524,0 milioni (-5,8% 9m/9m) grazie alle dinamiche di contenimento generalizzato dei costi attuate dal Gruppo;
  • le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €229,9 milioni. Il cost/income ratio al 30 settembre 2025 è in calo al 46,8% 9m/9m; nel terzo trimestre 2025 risulta pari al 47,3%.

Il costo del credito annualizzato si attesta a 34 p.b. con rettifiche di valore su attività al costo ammortizzato riferite ai finanziamenti verso clientela pari a €230,8 milioni (-11,1% 9m/9m). Il totale degli overlay cumulati al 30 settembre 2025 è pari a €146,6 milioni dopo una riallocazione tra le categorie di accantonamenti q/q di €67,2 milioni, mantenendo stabile la copertura dei crediti performing allo 0,63%. L’utile da investimenti è pari a €1,5 milioni. Detratte le imposte sul reddito pari a €640,3 milioni e l’utile di periodo di pertinenza di terzi che ammonta a €26,0 milioni, l’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo risulta pari a €1.328,4 milioni (+19,6% 9m/9m23), il miglior risultato di sempre anche grazie all’apporto dell’utile del terzo trimestre.

Stato patrimoniale BPER, dei primi nove mesi del 2025

Le attività finanziarie totali si attestano a €319,5 miliardi, in crescita del 5,3% y/y. La raccolta diretta da clientela24 si attesta a €120,7 miliardi, in aumento di €4,1 miliardi y/y grazie alla forza della Banca nell’attrarre la liquidità dei clienti. La raccolta gestita è cresciuta a €76,6 miliardi (+8,2% y/y); la raccolta amministrata ammonta a €100,6 miliardi (+5,9% y/y); il dato relativo alle polizze vita è pari a €21,5 miliardi (+2,1% y/y). Pagina 5 I crediti netti verso la clientela sono pari a €91,7 miliardi (+3,2% y/y), in aumento grazie all’attività di sviluppo da parte di tutta la rete BPER. Nei primi nove mesi 2025 sono stati erogati alla clientela nuovi finanziamenti per €14,7 miliardi (+20,0% 9M/9M). L’approccio rigoroso nella gestione del credito ha consentito alla Banca di confermare gli elevati standard di asset quality: l’incidenza dei crediti deteriorati verso clientela è in miglioramento anno su anno, sia a livello lordo (NPE ratio lordo) al 2,7% sia a livello netto (NPE ratio netto) all’1,2%. Il NPE coverage ratio è in aumento q/q al 56,3% – livello tra i più alti in Italia – principalmente grazie all’incremento di copertura degli UTP; la copertura delle esposizioni classificate a Stage 2 è pari al 5,1%. Le attività finanziarie ammontano complessivamente a €31,5 miliardi (in aumento del 13,6% y/y).

Prevedibile evoluzione della gestione Con riferimento al contesto macroeconomico, il quadro internazionale, in uno scenario in cui gli accordi siglati dagli Stati Uniti con l’Unione europea e altri partner hanno avviato la definizione di un nuovo assetto delle relazioni commerciali, resta in evoluzione e l’incertezza sulle politiche commerciali pesa ancora sulle prospettive dell’economia globale nel medio termine. Nel secondo trimestre il commercio mondiale è diminuito a causa del forte calo delle importazioni statunitensi, dovuto alla fine dell’anticipazione degli acquisti e ai primi effetti diretti dei dazi. Secondo le proiezioni pubblicate in ottobre dal FMI il prodotto Pagina 6 mondiale si espanderebbe del 3,2% nel 2025 e del 3,1% nel 2026. Per quanto riguarda l’Area Euro, nel secondo trimestre dell’anno il PIL ha nettamente decelerato rispetto ai primi tre mesi dell’anno, quando aveva beneficiato del sopracitato incremento straordinario delle importazioni statunitensi. Nei mesi estivi l’attività sarebbe lievemente cresciuta, sospinta dal contributo ancora positivo dei servizi a fronte di un calo nell’industria. Le proiezioni dello staff della BCE25 pubblicate in settembre prevedono un prodotto in espansione del +1,2% quest’anno, del +1,0% nel 2026 e del +1,3% nel 2027. Nelle riunioni di luglio e di settembre il Consiglio direttivo della BCE ha lasciato invariati i tassi ufficiali. Secondo Banca d’Italia26, nel secondo trimestre del 2025, il PIL italiano è leggermente diminuito, frenato dal forte calo delle esportazioni, seguito al venire meno dell’effetto di anticipazione delle vendite negli Stati Uniti. Gli investimenti hanno continuato a espandersi, beneficiando delle migliori condizioni di finanziamento, degli incentivi fiscali e di altre misure connesse con il PNRR, mentre la spesa delle famiglie si è mantenuta sui livelli del periodo precedente, a seguito dell’incertezza economica sia personale che macroeconomica. Nel terzo trimestre si stima che l’economia abbia ripreso a crescere in misura modesta, grazie all’attività nei servizi e nelle costruzioni, unita ad un attenuato calo della produzione industriale. Anche i consumi delle famiglie sembrano mostrare segnali di ripresa nei mesi estivi, grazie ad un miglioramento della fiducia e alla tenuta del mercato del lavoro. Resta, tuttavia, elevata l’incertezza, che si riflette in scelte di consumo prudenti e in una maggiore propensione al risparmio. Le prospettive restano incerte a causa dell’elevata instabilità geopolitica e delle ripercussioni delle tensioni commerciali.

Banca Popolare di Sondrio: conto economico e stato patrimoniale consolidati, dei primi nove mesi del 2025

Si evidenzia che il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è stato consolidato linea per linea nel conto economico del Gruppo BPER Banca con decorrenza 1° luglio 2025. Conto economico consolidato:

  • Il margine di interesse si attesta a €2.704,3 milioni.
  • Le commissioni nette risultano pari a €1.709,7 milioni.
  • I dividendi incassati ammontano a €54,2 milioni.
  • Il risultato netto della finanza è positivo per €57,6 milioni.
  • Il totale dei proventi operativi netti ammonta a €4.646,3 milioni.
  • Gli oneri operativi sono pari a €2.135,7 milioni e il cost/income ratio al 30 settembre 2025 è pari al 46,0%.
  • Il costo del credito annualizzato si attesta a 24 p.b. con rettifiche di valore su attività al costo ammortizzato riferite ai finanziamenti verso clientela pari a €227,7 milioni.
  • Il risultato del periodo, al lordo delle imposte, è positivo per €2.250,6 milioni.
  • Il risultato netto del periodo, che include imposte per €722,0 milioni, risulta pari a €1.478,6 milioni.

Stato patrimoniale consolidato:

  • Le attività finanziarie totali si attestano a €414,0 miliardi.
  • La raccolta diretta da clientela si attesta a €165,8 miliardi. La raccolta gestita è pari a €81,1 miliardi; la raccolta amministrata ammonta a €143,4 miliardi; il dato relativo alle polizze vita è pari a €23,8 miliardi.
  • I crediti netti verso la clientela sono pari a €125,9 miliardi.
  • L’incidenza dei crediti deteriorati verso clientela a livello lordo (NPE ratio lordo) è pari al 2,3% e a livello netto (NPE ratio netto) all’1,2%.
  • Con riferimento alle singole componenti dei crediti netti deteriorati, le sofferenze nette sono pari a €0,2 miliardi con un livello di copertura pari al 68,5%; le inadempienze probabili nette si attestano a €1,1 miliardi con un livello di copertura pari al 44,7%; i crediti scaduti netti ammontano a €0,1 miliardi con una copertura del 32,0%. La copertura dei crediti performing si attesta a 0,69% in particolare la copertura delle esposizioni classificate a Stage 2 è pari al 5,1%.
  • Il rapporto prestiti/depositi si è attestato al 76,0%.
  • Le attività finanziarie ammontano complessivamente a €45,0 miliardi. All’interno dell’aggregato, i titoli di debito ammontano a €42,6 miliardi con una duration pari a 2,0 anni e includono €20,8 miliardi di titoli di Stato italiani.
  • I mezzi patrimoniali complessivi ammontano a €17,1 miliardi, con una quota di patrimonio di pertinenza di terzi pari a €1,2 miliardi. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo, che include il risultato di periodo, si attesta a €16,0 miliardi.
  • Con riferimento alla posizione di liquidità, l’indice LCR12 (“Liquidity Coverage Ratio”) è pari al 165% mentre l’indice NSFR13 (“Net Stable Funding Ratio”) è pari al 132%.
  • Rispettato il requisito normativo Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities (MREL): ratio, calcolato sui Risk Weighted Assets, a fine settembre 2025 pari a 27,88% per il totale e a 20,79% per la componente subordinata.

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