04 Novembre 2025
Francesco Gaetano Caltagirone
La Bce autorizza il gruppo Caltagirone a salire fino al 20% in Mps, il costruttore romano rafforza così la presenza in Rocca Salimbeni e consolida il ruolo di investitore finanziario. Ad agosto il gruppo aveva avviato l’iter autorizzativo presso la vigilanza, impegnandosi però "a non presentare liste per la nomina della maggioranza del consiglio di Mps fino a che la quota sarà sopra il 10%".
Come accaduto per Delfin, la holding lussemburghese della famiglia Del Vecchio che detiene oggi il 17,5% di Rocca Salimbeni, al termine dell’istruttoria sulle partecipazioni qualificate (qualifying holdings) a Caltagirone è stato riconosciuto lo status di investitore finanziario. Ciò significa che il costruttore romano non potrà esercitare funzioni di controllo o influenze gestionali dirette tipiche di un investitore strategico.
Con l’autorizzazione ottenuta, Caltagirone potrà comunque incrementare la propria partecipazione, e già si ipotizza un graduale avvicinamento alla soglia del 20%, superabile solo con un ulteriore via libera da Francoforte. In primavera gli azionisti del Montepaschi saranno chiamati a rinnovare il consiglio di amministrazione, decisione che dovrebbe consolidare il nuovo assetto di governance. Anche Delfin ha ricevuto il via libera della Bce a superare il 10%, e oggi i primi due azionisti di Siena detengono complessivamente oltre il 27% del capitale della banca.
A creare ulteriore spazio di manovra contribuiranno le nuove regole del Tuf che, una volta in vigore, alzeranno la soglia di opa obbligatoria dal 25 al 30%. Dopo l’opas su Mediobanca si sono invece ridotte le quote degli altri soci di Rocca Salimbeni, con il Tesoro sceso dall’11,7% al 4% e l’aggregato Banco Bpm–Anima passato dal 9% al 3,7%.
Mercoledì 5 novembre, Mediobanca presenterà i conti del primo trimestre, che saranno diffusi al termine della seduta di Borsa. Si tratta dei primi risultati dopo il cambio di governance del 28 ottobre, con l’insediamento del nuovo vertice composto da Vittorio Grilli (presidente) e Alessandro Melzi D’Eril (amministratore delegato), espressione del Montepaschi.
Mediobanca ha comunicato che in questa fase di transizione non è prevista alcuna call con gli analisti né un incontro con la stampa. Mps riunirà invece il consiglio per l’approvazione dei risultati del terzo trimestre giovedì 6 novembre, con la presentazione ufficiale prevista la mattina successiva e la consueta conference call. Il 12 novembre sarà poi la volta di Assicurazioni Generali, che presenterà i conti al 30 settembre.
Sul tavolo del gruppo guidato da Philippe Donnet ci saranno anche i dossier strategici, tra cui il rinnovo dell’accordo con Natixis per l’asset management e la possibile introduzione della figura del direttore generale, tema che il consiglio affronterà nelle prossime settimane in un clima di confronto con il nuovo assetto azionario.
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