26 Settembre 2025
Al 15 settembre Francesco Gaetano Caltagirone deteneva il 12,26% del capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena, secondo le comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti. La data precede la riapertura dei termini dell’Opas di Mps su Mediobanca, collocando la mossa dell’imprenditore in un contesto di particolare attenzione per la governance e gli equilibri azionari della banca senese.
Caltagirone ha avviato il procedimento autorizzativo presso la BCE per superare la soglia del 10% del capitale sociale di MPS, come previsto dalle normative europee per le partecipazioni rilevanti in istituti bancari. Fino al rilascio del provvedimento, i diritti di voto eccedenti il 9,99% sono temporaneamente sospesi, una misura che impedisce all’azionista di esercitare pienamente il proprio peso decisionale fino all’ok della vigilanza.
L’imprenditore ha inoltre ribadito alcuni impegni formali: non presenterà liste per concorrere alla nomina della maggioranza dei membri del Consiglio di amministrazione di Mps finché la partecipazione resterà sopra il 10%; non intende proporre modifiche agli organi di gestione o controllo; e ha chiarito di non essere vincolato da accordi o patti parasociali relativi alla sua quota.
La richiesta di autorizzazione alla BCE rappresenta dunque un passaggio tecnico, ma significativo, che potrebbe influenzare gli equilibri interni della banca e le future strategie degli altri grandi azionisti. La decisione dell’autorità europea stabilirà se Caltagirone potrà esercitare pienamente i diritti di voto sulla sua partecipazione, definendo in modo più chiaro il suo ruolo nella governance di Mps.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia