07 Agosto 2025
Siemens AG si conferma ancora una volta protagonista di una crescita solida e sostenuta. Anche nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2025, conclusosi il 30 giugno, il colosso tecnologico tedesco ha registrato performance brillanti, rafforzando il suo trend positivo e confermando le previsioni per l'intero anno. Le stime, tuttavia, escludono gli effetti relativi alle recenti acquisizioni di Altair e Dotmatics – finalizzate con successo in anticipo rispetto alla tabella di marcia – e alla plusvalenza derivante dalla vendita di Innomotics.
“I nostri risultati del terzo trimestre dimostrano che Siemens sta ottenendo risultati solidi nonostante la volatilità del mercato globale. Stiamo registrando una crescita sostenuta in termini di ordini, fatturato e utile netto. Digitalizzazione e sostenibilità continuano a essere i nostri motori di crescita. Inoltre, con la conclusione dell'acquisizione di Dotmatics, stiamo aprendo nuovi mercati nel settore delle scienze biologiche e stiamo combinando l'intelligenza scientifica con le nostre tecnologie di intelligenza artificiale industriale”, ha dichiarato Roland Busch, Presidente e Amministratore Delegato di Siemens AG.
“Nel terzo trimestre abbiamo registrato un eccellente Free Cash Flow di 2,9 miliardi di euro e puntiamo ancora una volta a raggiungere un rendimento a due cifre per l'intero anno fiscale. Guardando al futuro, rimaniamo fortemente fiduciosi di poter conseguire una crescita sostenibile e redditizia. Confermiamo le nostre previsioni per l'anno fiscale 2025”, ha aggiunto Ralf P. Thomas, Chief Financial Officer.
Nel terzo trimestre 2025, gli ordini sono cresciuti del 28% su base comparabile, raggiungendo i 24,7 miliardi di euro (contro i 19,8 miliardi dell’anno precedente). Anche il fatturato ha registrato un incremento del 5%, attestandosi a 19,4 miliardi di euro. Il rapporto book-to-bill ha raggiunto l’eccellente valore di 1,28, con un portafoglio ordini complessivo di 117 miliardi di euro, descritto come di “elevata qualità”.
L’utile del settore Industrial è sceso del 7%, toccando quota 2,8 miliardi di euro, principalmente a causa del rallentamento di Digital Industries dopo un anno precedente caratterizzato da un trimestre record nel settore software. Tuttavia, tutte le altre attività industriali hanno registrato crescita sia in utile che in redditività. Il margine di profitto si è attestato al 14,9%, rispetto al 16,5% del Q3 2024.
L’utile netto è cresciuto del 5%, arrivando a 2,2 miliardi di euro, beneficiando anche della plusvalenza da 0,2 miliardi legata alla vendita di parte dell’attività di logistica aeroportuale. L’EPS pre PPA è salito a 2,78 euro (+5%).
Sul fronte della liquidità, il Free Cash Flow complessivo ha toccato quota 2,9 miliardi di euro, mentre quello del solo comparto Industrial è cresciuto da 2,5 a 3,0 miliardi di euro, grazie a miglioramenti trasversali in tutte le aree industriali.
Digital Industries ha registrato ordini per 4,4 miliardi di euro, leggermente inferiori ai 4,5 miliardi del 2024. La flessione è dovuta principalmente al calo del comparto software, che nel Q3 2024 aveva beneficiato di importanti contratti di licenze. Tuttavia, il segmento automazione ha mostrato segni di ripresa, soprattutto in Cina e Stati Uniti.
Il fatturato si è ridotto del 10% a 4,4 miliardi di euro e anche l’utile è calato, fermandosi a 642 milioni di euro con una redditività del 14,5%, penalizzato da minori ricavi software e maggiori oneri di buonuscita.
La divisione Smart Infrastructure si è avvicinata ai volumi record dell’anno precedente negli ordini (5,7 miliardi contro 6 miliardi). Il fatturato è aumentato del 9% su base comparabile, sostenuto soprattutto dal comparto elettrificazione, con una forte domanda da data center e dal settore energetico.
L’utile è cresciuto del 16%, raggiungendo 1,1 miliardi di euro, e il margine di profitto è salito al 18,8%. La crescita è frutto di una combinazione di maggiori ricavi, piena capacità produttiva e miglioramenti operativi.
Il comparto Mobility ha registrato un vero e proprio exploit: ordini più che triplicati a 7,9 miliardi di euro, spinti da commesse di alto profilo. Tra queste spiccano un ordine da 3,5 miliardi per un sistema ferroviario in Egitto e 1,7 miliardi per treni ad alta velocità negli Stati Uniti.
Il fatturato è cresciuto del 19%, raggiungendo 3,1 miliardi di euro, mentre l’utile è aumentato del 26%, toccando i 286 milioni di euro. Il margine di profitto ha raggiunto il 9,3%, in miglioramento rispetto all’8,7% del Q3 2024.
L’impegno di Siemens si conferma centrato su tecnologie trasformative, capaci di unire il mondo reale con quello digitale per affrontare le grandi sfide globali, dalla sostenibilità all’innovazione industriale. La recente acquisizione di Dotmatics rafforza la presenza della società anche nel settore delle scienze della vita, aprendo nuove opportunità di business.
Con una presenza radicata in Italia, dove ha sede principale a Milano, Siemens continua a investire in competenze, innovazione e formazione, collaborando con realtà come ITS Angelo Rizzoli, ITS Lombardo e il Politecnico di Milano, e portando avanti iniziative in ambito educational e digital enterprise.
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