31 Luglio 2025
Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. ha approvato la relazione finanziaria al 30 giugno 2025. I ricavi del primo semestre sono stati pari a 40.816 milioni di euro, con un aumento di 2.085 milioni (+5,4%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo incremento è dovuto soprattutto all’aumento dei ricavi nella Generazione Termoelettrica e Trading, grazie a prezzi medi più alti sul mercato wholesale, e in Enel Grids, per le maggiori quantità di energia distribuita e gli adeguamenti tariffari in Italia e Argentina. Questi effetti positivi hanno compensato la riduzione dei ricavi in Enel Green Power e nei Mercati Finali, dovuta rispettivamente a minori ricavi in alcune aree geografiche e a prezzi più bassi e quantità vendute inferiori ai clienti finali.
I ricavi del primo semestre 2025 non includono componenti non ordinarie, mentre nel primo semestre 2024 erano presenti i proventi per 1.347 milioni di euro derivanti dalla cessione delle attività in Perù.
“I risultati del primo semestre 2025 confermano ancora una volta l’efficacia della nostra strategia di capital allocation e delle iniziative di advocacy in Europa e nelle Americhe, che ci hanno consentito di migliorare il profilo rischio-rendimento del Gruppo riducendo l’esposizione alla volatilità dei mercati energetici e aumentando la visibilità sull’evoluzione del business,” ha dichiarato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato del Gruppo Enel. “La creazione di valore continua a guidare tutte le nostre azioni: si prevede che l’Utile netto ordinario di Gruppo si attesterà a fine anno nella parte più alta della guidance; inoltre il piano di buyback annunciato oggi migliorerà ulteriormente la remunerazione degli azionisti di Enel, in aggiunta a quanto già previsto dalla nostra solida politica dei dividendi.”
L’EBITDA ordinario del primo semestre 2025 è stato pari a 11.468 milioni di euro, in calo di 213 milioni (-1,8%) rispetto al 2024. Tuttavia, escludendo le variazioni di perimetro dovute soprattutto alla cessione di attività in Perù, l’EBITDA ordinario cresce di 105 milioni di euro (+0,9%).
Nei business integrati (Enel Green Power, Generazione Termoelettrica e Mercati Finali), l’EBITDA ordinario è stato di 7.159 milioni di euro, in calo di 497 milioni. Questo è spiegato da una minore disponibilità di risorse rinnovabili (in particolare idrica in Italia), minori incentivi negli USA, minori volumi di energia termoelettrica prodotta e dai prezzi più bassi e vendite inferiori nei Mercati Finali in Italia, nonostante i buoni risultati in Spagna e l’ottimizzazione dei processi.
L’EBITDA ordinario di Enel Grids è aumentato a 4.402 milioni di euro, con un incremento di 223 milioni rispetto al primo semestre 2024. Escludendo le variazioni di perimetro legate alla cessione delle attività in Perù, l’aumento è di 379 milioni, grazie agli adeguamenti tariffari in Italia, Spagna e Argentina, che hanno più che compensato l’impatto negativo dei tassi di cambio soprattutto in America Latina.
L’America Latina avrebbe contribuito maggiormente all’EBITDA ordinario se non fosse stato per un impatto negativo di circa 270 milioni di euro dovuto ai tassi di cambio nel primo semestre 2025 rispetto al 2024.
Il risultato operativo (EBIT) al 30 giugno 2025 è stato di 7.199 milioni di euro, con una riduzione di 1.789 milioni (-19,9%) rispetto al primo semestre 2024. Il calo è legato principalmente a maggiori ammortamenti per i nuovi impianti e alla gestione operativa, che hanno compensato le minori svalutazioni di crediti e aggiustamenti di valore rilevati nel 2024.
Il risultato netto ordinario del Gruppo nel primo semestre 2025 è stato di 3.823 milioni di euro, in calo di 133 milioni (-3,4%) rispetto al 2024. Tuttavia, al netto delle variazioni di perimetro, il risultato netto ordinario è aumentato di 160 milioni (+4,4%), sostenuto da una gestione operativa positiva e da minori oneri finanziari per circa 300 milioni, legati a un minor indebitamento finanziario netto. Questo ha più che compensato i minori proventi dalle partecipazioni e le maggiori interessenze di terzi.
Al 30 giugno 2025, il capitale investito netto di Enel ammonta a 104.851 milioni di euro, leggermente inferiore rispetto ai 104.938 milioni del 31 dicembre 2024, includendo attività nette possedute per la vendita pari a 211 milioni di euro (contro 265 milioni a fine 2024).
Il capitale investito è finanziato da un patrimonio netto di 49.171 milioni di euro e da un indebitamento finanziario netto di 55.447 milioni di euro (in lieve diminuzione rispetto ai 55.767 milioni di fine 2024). Questo indebitamento esclude i 53 milioni di euro relativi alle attività classificate come possedute per la vendita.
I flussi di cassa operativi positivi, uniti a nuove emissioni obbligazionarie per 1.074 milioni di euro e a un effetto cambio favorevole sul debito per 2.906 milioni di euro, hanno quasi compensato i fabbisogni finanziari del periodo, tra cui:
Investimenti per 4.236 milioni di euro (al netto di contributi ricevuti);
Pagamenti di dividendi e coupon per 2.776 milioni di euro;
Acquisizione di Corporación Acciona Hidráulica S.L. da parte di Endesa Generación per 949 milioni di euro;
Acquisto di azioni proprie per 190 milioni di euro;
Variazioni legate ai contratti di leasing per 332 milioni di euro.
Il rapporto netto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (net debt to equity) migliora a 1,12 rispetto a 1,13 di fine 2024.
Gli investimenti nei primi sei mesi del 2025 sono stati pari a 4.528 milioni di euro, in calo del 14,2% (-751 milioni) rispetto al primo semestre 2024. La maggior parte degli investimenti è stata destinata a Enel Grids (3.112 milioni, 69% del totale) per migliorare la qualità del servizio soprattutto in Italia, Argentina e Brasile, e a Enel Green Power (718 milioni, 16% del totale).
Il calo negli investimenti nelle rinnovabili è dovuto al completamento di alcuni impianti in Nord America e a una strategia più focalizzata su impianti già operativi ("Brownfield") per massimizzare la profittabilità.
Considerando anche l’acquisizione in Spagna di 34 impianti idroelettrici per 961 milioni di euro, gli investimenti totali del periodo aumentano di 210 milioni rispetto al 2024.
Nel primo semestre 2025, le vendite di energia elettrica sono state di 123,8 TWh, in calo di 15,3 TWh (-7,8% a parità di perimetro) rispetto al 2024, principalmente per la cessione di attività in Perù (-4,8 TWh) e la fine del mercato tutelato in Italia (-9,3 TWh). Leggeri cali si registrano anche in Argentina, Cile, Spagna e Colombia, compensati da un aumento in Brasile (+0,2 TWh).
Le vendite di gas naturale sono diminuite del 14,6%, attestandosi a 3,5 miliardi di metri cubi.
La potenza efficiente consolidata netta al 30 giugno 2025 è pari a 85,8 GW, in crescita rispetto agli 83,8 GW di fine 2024. L’incremento deriva da:
Acquisizione delle 34 centrali idroelettriche in Spagna (+0,6 GW);
Nuovo impianto a ciclo combinato in Italia (+0,8 GW);
Aumento della capacità da Battery Energy Storage System (+0,5 GW);
Maggior capacità solare (+0,1 GW).
Inclusa la capacità di joint venture e stewardship, la potenza totale raggiunge 92,4 GW.
Nel primo semestre 2025, Enel ha prodotto 93,32 TWh di energia elettrica, in calo di 3,42 TWh (-1,2% a parità di perimetro) rispetto al 2024. La diminuzione riguarda:
Fonti rinnovabili: -1,41 TWh (idroelettrica -1,71 TWh, eolica -0,79 TWh, solare +1,23 TWh);
Fonte termoelettrica: -1,85 TWh (ciclo combinato -1,25 TWh, carbone -0,45 TWh, Oil&Gas -0,15 TWh);
Nucleare: -0,16 TWh.
La produzione da fonti rinnovabili è stata pari a 66,24 TWh, ampiamente superiore ai 15 TWh da termoelettrico. La produzione a zero emissioni rappresenta l’83,9% della capacità consolidata e l’85,1% includendo joint venture e stewardship. Enel punta a zero emissioni dirette e indirette entro il 2040.
Nei primi sei mesi del 2025, l’energia elettrica distribuita sulle reti Enel è stata di 231,4 TWh (di cui 101,3 TWh in Italia e 130,1 TWh all’estero).
In Italia si registra una diminuzione di 3,4 TWh (-3,3%), con variazioni regionali: -0,4% al Nord, +1,4% al Centro, +0,2% al Sud e +0,3% nelle Isole.
All’estero, la distribuzione cala di 2 TWh (-1,5%), principalmente per le variazioni di perimetro in Perù (-3,7 TWh).
Al 30 giugno 2025, il Gruppo conta 60.950 dipendenti, in aumento rispetto ai 60.359 registrati al 31 dicembre 2024. L’incremento di 591 unità deriva da un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni di 538 unità e dall’acquisizione della società spagnola Corporación Acciona Hidráulica S.L., che ha aggiunto 53 dipendenti.
Nel novembre 2024, il Gruppo ha presentato il Piano Strategico 2025-2027, incentrato sui paesi core e su una allocazione del capitale flessibile, con l’obiettivo di aumentare investimenti in asset regolati con rendimenti solidi.
I pilastri strategici confermati dal precedente piano 2024-2026 sono:
Redditività, flessibilità e resilienza, per ottimizzare il profilo rischio/rendimento mantenendo un approccio flessibile.
Efficienza ed efficacia, con ottimizzazione continua di processi e portafoglio, rafforzando la generazione di cassa e promuovendo soluzioni innovative.
Sostenibilità finanziaria e ambientale, per una struttura solida e per affrontare il cambiamento climatico.
Il Piano prevede investimenti lordi per circa 43 miliardi di euro, in aumento di 7 miliardi rispetto al precedente, così ripartiti:
26 miliardi destinati alle reti, per resilienza, digitalizzazione ed efficienza;
12 miliardi per la generazione rinnovabile, con un aggiunta di circa 12 GW di capacità, raggiungendo 76 GW di capacità installata nel 2027, puntando su eolico onshore e tecnologie programmabili;
2,7 miliardi per il settore Retail, per potenziare offerte e servizi ai clienti.
Per il 2027 si prevede un EBITDA ordinario tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro e un utile netto ordinario tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro.
Il Gruppo prevede una politica dividendi con un DPS minimo annuo di 0,46 euro per il periodo 2025-2027, con possibilità di aumento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario.
È previsto inoltre un programma di acquisto di azioni proprie, dal 1° agosto al 31 dicembre 2025, per un esborso massimo di 1 miliardo di euro e un massimo di 495 milioni di azioni da annullare, come remunerazione aggiuntiva agli azionisti.
Gli investimenti saranno focalizzati sulle reti in aree con regolamentazioni più stabili e sulle rinnovabili, massimizzando la redditività e minimizzando i rischi. Si proseguirà nella gestione attiva del portafoglio clienti con offerte integrate multi-play.
La guidance confermata prevede per il 2025 un EBITDA ordinario tra 22,9 e 23,1 miliardi di euro e un utile netto ordinario tra 6,7 e 6,9 miliardi di euro.
Tra le principali emissioni obbligazionarie si segnalano:
Un prestito subordinato ibrido perpetuo da 2.000 milioni di euro, emesso in due tranche a gennaio 2025, con cedole fisse rispettivamente del 4,25% e del 4,5%, con reset dates nel 2030 e 2033.
Un “Sustainability-Linked bond” multi-tranche da 2.000 milioni di euro, emesso a febbraio 2025, con tre scadenze (2028, 2031, 2036) e cedole fisse tra il 2,625% e il 3,5%.
Vari prestiti obbligazionari in real brasiliani per un totale equivalente a diverse centinaia di milioni di euro, con scadenze tra il 2028 e il 2030, e cedole a tasso variabile.
Tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2026 scadranno prestiti per un totale di circa 8.482 milioni di euro, tra cui titoli in euro, dollari USA, pesos colombiani e real brasiliani.
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