31 Luglio 2025
Crédit Agricole Group, nel 1H 2025 utile netto a €4,803 mld (+8,9%) e ricavi totali a €19,9 mld (+4,3%); Gavalda: "Risultati solidi, fiducia per il 2025". Crédit Agricole, primo azionista di Banco BPM con una quota del 19,8% e vicino a superare il 20%, ha chiuso il primo semestre in Italia con un utile netto di 468 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo risultato conferma la solidità della banca nel suo secondo mercato domestico e rispecchia una crescita allineata alle strategie del gruppo. I finanziamenti all’economia hanno raggiunto i 101 miliardi di euro, mentre la raccolta complessiva si è attestata a 340 miliardi.
L’attività commerciale è stata particolarmente vivace: nei primi sei mesi dell’anno sono stati acquisiti oltre 107 mila nuovi clienti, con una crescita del 9%, e i prodotti di wealth management collocati hanno superato gli 8 miliardi di euro, segnando un +13% rispetto al 2024. L’erogazione di credito a famiglie e imprese ha raggiunto 4,8 miliardi, con un’attenzione particolare ai progetti legati alla transizione energetica.
I proventi totali si mantengono stabili oltre 1,5 miliardi di euro, mentre le commissioni sono cresciute del 4% su base annua, spinte soprattutto dal buon andamento dei servizi di investimento (+10%). Il margine d’interesse, pur in leggero calo fisiologico, ha mostrato un recupero nel secondo trimestre con un aumento del 2% rispetto al primo. Gli oneri operativi sono saliti del 2%, in linea con gli investimenti in tecnologia, digitalizzazione e il rinnovo del contratto collettivo nazionale. L’efficienza gestionale rimane elevata, con un cost/income ratio al 49,7%.
Il costo del credito ha raggiunto livelli minimi storici, attestandosi a 30 punti base, mentre il tasso di default si è ridotto sotto lo 0,6%. Anche gli indici di crediti deteriorati (NPE ratio) sono in miglioramento, con valori lordi e netti rispettivamente al 2,5% e all’1,1%, e la copertura dei crediti deteriorati è aumentata di oltre 470 punti base rispetto a dicembre 2024.
Sul fronte patrimoniale, la banca presenta una solida posizione con un Cet1 fully loaded vicino al 15% e un Total Capital Ratio intorno al 20%. La liquidità è abbondante, con un Liquidity Coverage Ratio al 185%. Prosegue inoltre la crescita dei canali digitali, con oltre l’86% dei clienti digitalizzati, il 65% che utilizza attivamente i servizi online e circa il 92% delle transazioni effettuate in modalità digitale.
A livello di gruppo, Crédit Agricole ha registrato un utile netto di 4,803 miliardi di euro nel primo semestre, segnando un aumento dell’8,9% rispetto ai 4,412 miliardi dell’anno precedente. I ricavi totali sono cresciuti del 4,3%, arrivando a quasi 19,9 miliardi di euro. I costi operativi sono saliti del 5,2%, raggiungendo 11,864 miliardi, soprattutto a causa degli investimenti in sviluppo commerciale e IT. Il cost/income ratio del gruppo si mantiene stabile al 59,8%.
Il secondo trimestre del 2025 ha mostrato un’accelerazione della redditività, con un utile netto di 2,638 miliardi (+30,1% rispetto al secondo trimestre 2024), una crescita dei ricavi del 3,2% e un pre-tax income in aumento del 19,6% a 3,6 miliardi. Le spese fiscali si sono ridotte del 19%, mentre il contributo di altri asset ha beneficiato di una plusvalenza legata al deconsolidamento di Amundi US.
Banco BPM ha dato un contributo positivo ai risultati del gruppo francese, apportando 109 milioni di euro ai ricavi del corporate centre, soprattutto grazie all’aumento dei dividendi incassati, rafforzando così la performance complessiva del gruppo nel periodo.
Il nuovo amministratore delegato Olivier Gavalda ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, affermando: "Questi risultati solidi ci rendono fiduciosi di poter chiudere il 2025 con un utile netto superiore a quello del 2024, escludendo la sovrattassa fiscale. Questa performance rappresenta una base solida per il piano strategico a medio termine che presenteremo il 18 novembre".
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