Nel primo semestre del 2025, UniCredit ha registrato un utile netto record pari a 6,1 miliardi di euro (+13,4%), superando le previsioni degli analisti. Il gruppo bancario ha così aggiornato al rialzo le proprie stime per l’intero anno, indicando ricavi attesi a 23,5 miliardi di euro e un utile netto previsto a 10,5 miliardi. In Borsa il titolo guadagna l'1,69%, mentre cala quello di Banco BPM dello 0,3%; in crescita di 0,27% il titolo di Mps.
Dividendi e distribuzioni agli azionisti
L’istituto ha comunicato l’intenzione di distribuire agli azionisti almeno 9,5 miliardi di euro di dividendi, di cui almeno €4,75 miliardi in dividendi in contanti. Il piano di distribuzione complessivo al 2027 prevede un totale di 30 miliardi, inclusi almeno 15 miliardi in dividendi cash.
Risultati del secondo trimestre
Nel secondo trimestre dell’anno, UniCredit ha riportato ricavi complessivi per 6,12 miliardi di euro, in calo rispetto ai 6,55 miliardi del primo trimestre ma in aumento del 24,8% rispetto al 2024. La banca ha registrato commissioni nette per 2,1 miliardi (-1% su base annua), mentre il margine di interesse è stato pari a 3,4 miliardi, in diminuzione del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. La contrazione, spiega il gruppo, è riconducibile principalmente a tassi d’interesse inferiori, parzialmente bilanciati da migliori tassi sui finanziamenti, una maggiore contribuzione del portafoglio d’investimento e un perimetro ampliato.
Costi e utile operativo
I costi operativi nel trimestre si sono attestati a 2,3 miliardi, con un margine operativo lordo pari a 3,7 miliardi. L’utile netto trimestrale ha raggiunto i 3,3 miliardi, che si sommano ai 2,77 miliardi del primo trimestre.
Prestiti e depositi in lieve calo
I prestiti commerciali lordi medi in bonis tra aprile e giugno si sono attestati a 378,3 miliardi, in calo dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti, con una riduzione in Germania parzialmente compensata da un incremento in Europa Centrale e Orientale. I principali contributi per area geografica provengono da Italia (141,5 miliardi), Germania (106,4 miliardi) e Europa Centro-Orientale (73,3 miliardi).
I depositi commerciali medi nel secondo trimestre ammontano a 456 miliardi, in calo dello 0,5% su base trimestrale.
Risparmio gestito e attivi in crescita
Le attività finanziarie totali raggiungono 826,7 miliardi (+3,4% in un anno), mentre il risparmio gestito si attesta a 178,2 miliardi (+14,7% su base annua).
Focus su Commerzbank e Alpha Bank
Nella semestrale non si fa riferimento al recente disimpegno nella partita su Banco BPM, mentre prosegue l’attenzione su Commerzbank, di cui UniCredit detiene attualmente il 20% del capitale, con la possibilità di salire fino al 29% tramite la conversione di strumenti derivati. Il gruppo sottolinea che il consolidamento di Commerzbank e Alpha Bank (Grecia) contribuirà ai risultati a partire dal 2026.
Solidità patrimoniale e buyback
Il Cet1 ratio si attesta al 16,2%, sostenuto da una generazione organica di capitale pari a 2,4 miliardi di euro. Unicredit ha inoltre confermato l’avvio del piano di riacquisto di azioni proprie relativo al 2024 per un importo di 3,6 miliardi.
Unicredit ritira l’offerta su Banco Bpm: incertezza normativa e golden power bloccano l’operazione
Il 22 luglio, alla vigilia della scadenza dell’Ops su Banco BPM, UniCredit ha annunciato a sorpresa il ritiro dell’offerta, spiegando che non è stata soddisfatta la condizione legata all’autorizzazione golden power. La decisione è arrivata dopo una seconda sospensione concessa dalla Consob, a causa di incertezze normative legate a una sentenza del TAR e a rilievi della Commissione UE.
UniCredit ha criticato Banco Bpm per aver impedito il dialogo con gli azionisti, ostacolando la valutazione dell’operazione. Pur riconoscendo i progressi sul fronte legale, ha ritenuto i tempi troppo lunghi per procedere.
La banca ha definito il ritiro una scelta di chiarezza e tutela, ribadendo l’importanza del consolidamento bancario, che sarà perseguito solo se in linea con la propria strategia. Padoan e Orcel hanno parlato di un’occasione persa, ma confermato l’impegno verso la trasformazione e il rafforzamento del gruppo.