Molti clienti si sono trovati con l’abbonamento rinnovato senza aver ricevuto alcun preavviso, oppure hanno scoperto solo dopo l’addebito gli aumenti di prezzo, spesso comunicati in modo poco trasparente, tramite dei cartelli scritti, in reception. Altri hanno riscontrato vincoli a servizi non richiesti, con costi aggiuntivi inattesi, ed ostacoli al loro esercizio del diritto di recesso.
Secondo l’Antitrust, per via di queste condotte da parte della società, i consumatori si sono trovati nell'impedimento di prendere decisioni consapevoli: si tratta della violazione di diversi articoli del Codice del Consumo. Oltre alla sanzione economica, l’AGCM ha imposto a Virgin Active Italia l’obbligo di cessare immediatamente tutte le pratiche scorrette individuate. Ora, l’azienda dovrà, quindi, garantire che i contratti vengano presentati in modo chiaro e leggibile, sia in formato digitale sia cartaceo, e informare tempestivamente i clienti su rinnovi automatici, variazioni delle condizioni economiche e aumenti di prezzo tramite canali diretti e tracciabili, come email o messaggistica telefonica. Inoltre, Virgin dovrà, nel rispetto del diritto di recesso per giustificato motivo, accogliere le relative richieste degli utenti, senza introdurre ostacoli ingiustificati.
Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento, Virgin Active Italia dovrà comunicare all’AGCM le misure adottate per conformarsi alle nuove regole. Dopodiché, l’Autorità vigilerà sul rispetto di questi obblighi e potrà applicare ulteriori sanzioni o, nei casi più gravi, arrivare alla sospensione dell’attività d’impresa.
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Conclusione