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Mps, indagine sulla vendita del 15% del Monte, la Procura di Milano accelera le verifiche su trasparenza e correttezza del prezzo di cessione

L’inchiesta nata da una querela di Mediobanca punta a far luce sulla vendita del 15% di Mps: nel mirino modalità, valutazioni e soggetti coinvolti nella transazione

20 Giugno 2025

Mps, indagine sulla vendita del 15% del Monte, la Procura di Milano accelera le verifiche su trasparenza e correttezza del prezzo di cessione

La Procura di Milano sta lavorando a un piano per concludere in tempi rapidi l’indagine relativa alla cessione del 15% del capitale di Monte dei Paschi di Siena, avvenuta tramite una procedura di accelerated bookbuilding. L’operazione fu condotta il 13 novembre 2024 dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che incaricò Banca Akros, istituto del gruppo Banco Bpm, di gestire l’allocazione della quota.

La partecipazione fu suddivisa tra Banco Bpm (5%), il gruppo Caltagirone (3,5%), la holding Delfin della famiglia Del Vecchio (3,5%) e Anima (3%). A seguito dell’operazione, la quota del Tesoro in Mps passò dal 26,7% all’11,7%.

Secondo fonti investigative, l’attività della Procura si concentra attualmente sull’analisi del materiale già acquisito, senza che al momento siano stati disposti sequestri. L’indagine è stata avviata in seguito a una querela per diffamazione presentata da Mediobanca in relazione ad alcuni articoli di stampa pubblicati da gennaio 2025, ritenuti lesivi per l’immagine dell’istituto.

L’inchiesta mira ad accertare se la cessione della quota sia avvenuta al miglior prezzo possibile e con il coinvolgimento di tutti i potenziali acquirenti. Banca Akros, da parte sua, ha dichiarato di aver operato in modo trasparente e nel rispetto delle regole di mercato.

Gli inquirenti stanno proseguendo nella raccolta di elementi utili per ricostruire la catena decisionale e operativa dell’operazione, con l’obiettivo di verificare eventuali irregolarità o violazioni della normativa finanziaria. L’indagine è considerata una delle più rilevanti attualmente aperte nel contesto bancario italiano.

Indagine su presunti accordi non dichiarati nella cessione del 15% di Mps e aggiornamenti sul mercato finanziario

La Procura di Milano ha aperto un’indagine su un possibile accordo non dichiarato tra Caltagirone, Delfin, Banco Bpm e Anima per il controllo di Monte dei Paschi di Siena, focalizzandosi sulle operazioni svolte tramite Banca Akros. La Guardia di Finanza ha acquisito documenti presso Banca Akros, ora sotto offerta di acquisto da parte di UniCredit, che ha però smentito di aver presentato un esposto. L’indagine riguarda la cessione del 15% di Mps da parte del MEF nel novembre 2024, con l’8% acquisito dal polo Banco Bpm-Anima e il 3,5% ciascuno da Delfin e Caltagirone. Intanto, il mercato attende l’assemblea di Mediobanca del 16 giugno, chiamata a valutare l’offerta di Generali su Banca Generali, con Generali che sta esaminando le implicazioni dell’operazione.

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