16 Giugno 2025
Il “patron” di Renault dal 2020, Luca de Meo, ha lasciato la casa automobilistica francese e secondo indiscrezioni di stampa potrebbe diventare direttore generale del gruppo del lusso Kering, il cui azionista di riferimento, François-Henri Pinault, ha deciso di sdoppiare le funzioni di vertice. La notizia dell’addio a Renault è stata anticipata dal giornale francese Le Figaro, ma poi è stata confermata ufficialmente. Dopo 5 anni alla guida del Gruppo automobilistico, il manager italiano ha dunque annunciato la sua decisione di dimettersi e di intraprendere nuove sfide al di fuori del settore automobilistico. Il gruppo Kering, conglomerato del lusso cui fanno capo marchi come Gucci, Saint Laurent, Balenciaga e Bottega Veneta sta vivendo un momento non semplice: nel 2024 ha registrato vendite in calo del 12% a 17,19 miliardi, con un utile netto in discesa del 62% a 1,13 miliardi e ha chiuso il 1° trimestre 2025 con un calo dei ricavi del 14% sullo stesso periodo dell’anno prima, gravato dal -25% delle vendite registrato dal marchio ammiraglia Gucci. Proprio nei giorni scorsi erano state pubblicate indiscrezioni in merito alla volontà di François-Henri Pinault, dal 2005 ceo e presidente del gruppo Kering, di separare queste due cariche mantenendo solo la presidenza del gruppo fondato dal padre François Pinault. Ma che nell’ultimo anno ha registrato un crollo del 45% del valore del titolo (precipitato del 65% da inizio anno). De Meo sarebbe dunque il primo “esterno” alla famiglia Pinault a ricoprire la carica di ceo del gruppo. Ma non il primo italiano ad avere un ruolo di primissimo piano nella galassia Kering: Francesca Bellettini, infatti, già ceo di Saint Laurent, dal settembre 2023 è vicedirettrice generale di Kering, responsabile dello sviluppo delle maison e del coordinamento degli amministratori delegati di tutte le maison. Sempre negli ultimi mesi, sono avvenuti una serie di cambiamenti ai vertici del gruppo Kering. Sia sul piano manageriale - con l’italiano Stefano Cantino che dal 1° gennaio 2025 è ceo di Gucci, per esempio - si creativo, con il passaggio del direttore creativo di Balenciaga, Demna, alla guida della maison della doppia G.
Il mondo del lusso è notoriamente più generoso, e Kering – oggi alla ricerca di un rilancio dopo anni complessi – potrebbe essere pronta a mettere sul tavolo un’offerta decisamente più allettante rispetto a quanto Renault sia riuscita (o abbia voluto) garantire a De Meo. Un eventuale approdo di De Meo in Kering potrebbe tradursi in una retribuzione attorno ai 10 milioni di euro l’anno. Una cifra ben distante da quella attuale in Renault e senz’altro più in linea con il suo profilo e la sua esperienza.
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